... chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone

martedì 26 gennaio 2010

Il coraggio di denunciare e la viltà di non diffondere: noi non ci stiamo

Eurispes: massima fiducia in Napolitano, in calo quella nel governo

Il popolo Italiano sembra più saggio dei suoi leader e fra gli scandali e i capitomboli politici affida la propria fiducia alle istituzioni... ma la scuola perde consensi:

ROMA - "L’immagine e l’operato di Napolitano spostano in alto i consensi dei cittadini interpellati che sfiorano il 70%, mentre nel 2009 il dato si era attestato intorno al 62%. Nel contempo, cala il numero di coloro che esprimono sfiducia: dal 33,6% al 29,5% del 2010". E' quanto si legge nell'anticipazione del rapporto Eurispes 2010, che verrà presentato nei prossimi giorni. In particolare, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha maggiore appeal verso gli over 65 che gli accordano la propria fiducia nel 73,3% dei casi (contro il 25,4% degli sfiduciati della stessa classe d’età) e tra coloro i quali hanno tra i 45 e i 64 anni 73,7% contro 23,4%. Si tratta di un consenso diffuso che tocca comunque tutte le fasce d’età e non scende mai al di sotto del 60%. Accade così che anche la fascia intermedia dei 35-44enni mostri comunque una quota di consensi decisamente alta (66,1%), seguita da quella dei giovani tra i 25 e i 34 anni (61,5%) e dai 18-24enni (60,1%).
Al contrario, solo un italiano su quattro ha fiducia nel governo. Sempre secondo il rapporto Eurispes 2010, soltanto il 26,7% dei cittadini ha fiducia nell'esecutivo, dato che segna inoltre un calo, seppur lieve, rispetto al 2009, quando era il 27,7%.
Un altro dato: "Nel 2010, il Parlamento raccoglie il 26,9% della fiducia discostandosi di poco, ma con segno positivo, dal 2009 (26,2%)".
25 gennaio 2010

mercoledì 20 gennaio 2010

Sciopero generale dei Cobas venerdì 12 Marzo 2010.

Comunicato-stampa

CONTRO IL MASSACRO DELLA SCUOLA

SCIOPERO GENERALE VENERDI' 12 MARZO 2010

Non passa giorno senza che l'attacco alla scuola pubblica e il suo progressivo immiserimento e smantellamento proseguano il loro distruttivo percorso, tracciato da un governo che, accelerando sulla scia di quanto fatto da Berlinguer, Moratti e Fioroni, vuole togliere ogni centralità alla istruzione pubblica, considerata una spesa improduttiva da ridurre brutalmente. Proprio mentre le Commissioni Istruzione e Cultura di Camera e Senato si apprestano a dare il via libera alla micidiale "riforma" delle superiori (con il popolo della scuola pubblica e i COBAS che in questo momento stanno manifestando a Roma sotto le finestre del Parlamento per il ritiro della legge), che cancellerebbe decine di migliaia di posti di lavoro di docenti ed ATA e taglierebbe materie e ore di insegnamento fondamentali, la Commissione Lavoro alla Camera ha introdotto nel Disegno di legge sul lavoro collegato alla Finanziaria uno sciagurato articolo che permetterebbe di considerare l'apprendistato come adempimento dell'obbligo scolastico e incentiverebbe clamorosamente l'uscita dalla scuola a 15 anni, mentre la politica istituzionale dovrebbe piuttosto porsi il serio problema dell'innalzamento dell'obbligo scolastico a 18 anni. Ce ne è abbastanza per chiamare docenti ed ATA ad una lotta decisa e a tutto campo, sollecitando anche la mobilitazione degli studenti e di tutto il popolo della scuola pubblica. Perciò per il 12 marzo i COBAS convocano lo sciopero generale della scuola dell'intera giornata, per il ritiro della "riforma" delle superiori, contro i tagli, la legge Brunetta e la proposta di legge Aprea, perché l'obbligo scolastico venga piuttosto innalzato e non certo abbassato a 15 anni, contro il decreto "ammazza precari", per l'assunzione dei precari su tutti i posti vacanti, per significativi investimenti nella scuola, , per la democrazia sindacale nelle scuole e la restituzione a tutti del diritto di assemblea. Durante la giornata di sciopero si svolgerà a Roma una manifestazione nazionale della scuola: in testa al corteo ci saranno i precari/e, che in questi mesi si sono battuti coraggiosamente in difesa della scuola pubblica, della qualità dell'insegnamento e del loro posto di lavoro.

Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS

lunedì 18 gennaio 2010

Sta bene in coppia... fa bene a tutta la famiglia

Vi invitiamo a vivere....

un piacevole, intenso, romantico week-end tutto speciale, immersi nella calda e coinvolgente atmosfera delle Terme Sensoriali di Chianciano, con un percorso guidato ricco di approfondimenti ed esperienze utili a farvi riscoprire il piacere di “star bene in coppia “

( per saperne di più clicca sul titolo )

sabato 9 gennaio 2010

Qualcosa per dopo

"Della statua in questione si è conservato il busto, ed è come un respiro trattenuto nello sforzo perché deve adesso attirare a sé tutta la grazia e la gravità di quanto si è perduto.

E questo gli riesce, questo ancora gli riesce, riesce e affascina,

affascina e dura.

Anche il tempo qui merita una menzione di lode, perché ha smesso di lavorare e ha lasciato qualcosa per dopo"


"Statua greca"
di Wislawa Szymborska

Il segreto del futuro è forse in quel "qualcosa" che ci lasciamo per il dopo.

Archiviamo il 2009 e ci avventuriamo nel 2010. Un prima e un dopo. Diciamo qualcosa un po' di noi.

Stiamo aspettando il primo vagito di Michele, il figlio di Francesca. Lo aspettiamo da giorni. Contiamo le ore. Francesca, col suo pancione, conta anche i minuti. Se sceglierà il 2009 per il suo sguardo sul mondo o il 2010, è questione di attimi e dipenderà da lui. Urlerà, piangerà e ci sarà. Nel 2010, in una stagione più temperata, verrà al mondo la bimba di Marilena. Sì, da noi… è tempo di attesa. Tempo di lode.

Si semina in un tempo e si raccoglie in un altro. Nel frattempo la vita si custodisce, si alimenta, si accarezza… Poi accade che ci sia. Un attimo e si viene al mondo.


Qualcosa, o meglio qualcuno, per il dopo. Che affascina e dura.

E' stato un anno intenso il 2009: 33 novità, 29 tra ristampe e riedizioni, 153 incontri e presentazioni da noi promosse a partire dai nostri libri. Molti i nomi, i volti, le storie, le amicizie, e non solo quelle virtuali, incontrate.

Un anno pieno e complicato. Non facile. Per questo intenso. C'è molto che abbiamo lasciato "per dopo" in questo anno.


Il libro del 2009? Del nostro catalogo si piazza al primissimo posto Genitori efficaci, battendo il suo stesso record di copie vendute. Tra le novità diverse già in ristampa: Ke Kasino!, Famiglia in gioco, Filastrocche appena nate, Tesami. Libri diversi. Proposte sperimentate. Libri appunto ancora da usare. Qualcosa per il dopo.

Il libro più complicato del 2009? La storia dell'affondamento del Francesco Padre. Ci ha chiesto qualcosa di più "per dopo".

Il 2010 sarà l'ultimo anno del primo decennio del nuovo millennio. In molti si augurano che si porti via questi anni difficili. Ma dopo che sarà? Che cosa ci siamo lasciati?

Abbiamo un anno per capirlo e cominciare a raccoglierlo, sapendo, come ha scritto un nostro amico che "non ci si mette in un'impresa di riforma del mondo, con le misere forze di cui possono disporre un singolo o un piccolo gruppo, perché si è convinti che essa avrà buon fine, ma semplicemente perché è giusto così".


Sì, il tempo merita una menzione di lode… lasciamoci qualcosa per dopo.



La dignità non ha un solo colore

Mi piace riprendere a pubblicare dopo la pausa natalizia, augurandovi un 2010 pieno di soddisfazioni e di emozioni positive, con queste parole di Roberto Saviano che richiamano l'attenzioen di tutti noi su come le persone con una dignità da difendere non hanno un colore di pelle e nascono ovunque:
La rivolta di Rosarno è la quarta degli africani in Italia contro le mafie. Mi piace sottolineare che gli africani vengono in Italia a fare lavori che gli italiani non vogliono più fare e a difendere diritti che gli italiani non vogliono più difendere. Roberto Saviano al Tg3
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