... chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone

domenica 17 ottobre 2010

Cappella Sistina, ammiriamola on line

Godiamoci questo spettacolo dell'arte cliccando sul titolo. Sarà possibile navigare dentro la cappella muovendo il mousea dx e sn, sù e giù e con la rotella avvcinarsi e allontanarsi.
Grazie a Ottavio per questo contributo 

Come riconoscere un'ictus cerebrale...

Da Gabriella riceviamoe  volentieri pubblichiamo

La maggior parte delle persone colpite da ictus non muore immediatamente ma è determinante cogliere i segni del problema dopo un evento sospetto come una caduta apparentemente accdentale .

Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio evitando conseguenze drammatiche.
Il trucco è riconoscere in tempo che si è tratta di ictus, evento acuto vascolare cerebrale.
Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictus cerebrale:

* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);

* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;

* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);

* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).

Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso per riuscire a diagnosticarlo e tratatre il paziente entro tre ore.
Più facciamo girare questi suggerimenti più abbiamo la possibilità di salvare qualcuno dalle conseguenze anche gravi dell'ictus

mercoledì 13 ottobre 2010

Ottobre alla LIBRERIA C.L.U.

riceviamo e volentieri pubblichiamo GLI INCONTRI PREVISTI PER OTTOBRE ALLA LIBRERIA CLU DI ELLERA
14 ottobre ore 17.30.- Lettura animata per bambini "IL MANGIASOGNI" a cura di Domenico Madera

15 ottobre Ore 18.00.- Scuola per Genitori in collaborazione con Associazione Ment&corpo 6° incontro: Dr. A. Artegiani - "Cosa vuol dire saper amare un figlio" e Dr.ssa Sanavìo: " Il ruolo delle emozione nella relazione genitore-bambino"17 ottobre Ore 17.30.- "La memoria come rimedio al male": inchiesta sulla loggia P2. I relatori : Professor Bianco e Prof.Biscione.

21 ottobre ore 17.30.- Lettura dei racconti di Michael Ende per un pubblico di bambini e ragazzi
23 ottobreOre 17.00 - Laboratorio gratuito per bambini. - Massimo 25 bambini (per prenotarsi chiamare il 335/6267164)
24 ottobre 17.30- Pomeriggio in musica con Open Mic .Discussione su Bob Dylan a cura di Marco Coletti alle ore . In collaborazione con l'associazione "Vivere Corciano".
30 OTTOBRE ORE 17,30 CONFERENZA STORICA A CURA DEL PROF. FRANCESCO CAVALLUCCI: La "Disciplina etrusca e i patroni di Siena. Collegamenti a Perugia"
31 OTTOBRE ORE 17,00 FESTA DI HALLOWEEN IN LIBRERIA CON LETTURA ANIMATA DI DANIELE CELLI. I BAMBINI POSSONO VENIRE TRAVESTITI !!!!

lunedì 11 ottobre 2010

La Repubblica che vogliamo

Dal 5 al 7 Novembre a Firenze è previsto un grande evento dei "giovani" under 40 del PD e della nuova sinistra: "Prossima fermata: Italia" ( clicca sul titolo per il sito ufficiale )
Sono invitati tutti colo che sono interessati e appartengano ad una qualunque "tribù democratica" e progressista democratica, come dice Giuseppe Civati di cui riportiamo il messaggio di invito all'evento.
C'è un gruppo anche in Umbria che sta lavorando da alcuni mesi con il Progetto Oltre e che sta preparando un piccolo contributo alla discussione di Firenze. La pagina Facebook a cui vi potete iscrivere è:
http://www.facebook.com/#!/group.php?gid=157913440895991
c'è anche una pagina di Agorà Umbria per l'evento di Firenze, dove co si può iscrivere (oltre quella generale, indicata da Civati) se avete intenzione di venire; così noi umbri possiamo magari organizzarci per prenotazioni e car sharing: http://www.facebook.com/#!/event.php?eid=129861023732227.
Chi invece avesse anche voglia di partecipare al contributo, per informazioni può contattare Alessio Cavalieri a.cavalieri@serviziperlasanita.com

La Prima è finita male, la Seconda non è nemmeno iniziata. Forse è meglio provare con la Terza Repubblica.

Ci vediamo a Firenze, dal 5 al 7 novembre 2010, presso la stazione Leopolda (si arriva con la metrotranvia dalla stazione di Santa Maria Novella).
Metafora ferroviaria, alla Calvino: se una notte d'inverno... finisse, finalmente. E si aprisse un'altra stagione.
Una Repubblica in cui la politica è una cosa tra le altre, non rinuncia al suo ruolo di guida, ma non si impone ai cittadini. Al contrario.
Una Repubblica in cui si ritrovi una misura e una credibilità, si punti al ricambio, si ridia voce agli elettori per scegliere i loro rappresentanti, provincia per provincia. Di stazione in stazione, appunto, con un'attenzione speciale per chi in questi anni è stato lontano dal potere.
Una Repubblica in cui i parlamentari siano la metà e guadagnino come i sindaci di una città come Firenze, non tre volte tanto. Perché non si fa politica per fare soldi, in nessuna accezione del termine.
Una Repubblica fondata sul lavoro, come una volta, non sulla rendita e sulla speculazione. In cui si torni a investire dove serve, in cui si torni a ragionare su quello che ci attende, e non solo su quello che è appena accaduto.
Una Repubblica in cui ci siano regole che danno la libertà proprio perché sono rispettate. E perché sono comprensibili, però.
Una Repubblica aperta e rigorosa, ordinata, in cui se si dice no al nucleare, si presenta un piano energetico alternativo (che sarebbe anche l'unico): perché, come ha detto qualcuno, la patria è quello che capiterà a chi viene dopo di noi.
Una Repubblica in cui non si sprechi e si risparmi, dall'ambiente alla spesa pubblica.
Una Repubblica in cui sia premiato il merito, perché però la scuola e le occasioni per crescere saranno alla portata di tutti.
Una Repubblica delle famiglie, a cominciare dalla casa in cui vivere.
Una Repubblica in cui i diritti non siano negati e i doveri non siano una domanda: «dov'eri?».

A Firenze «ci divertiremo seriamente», come abbiamo promesso di fare. Ascolteremo le voci dell'Italia che ci piace e di chi politica la fa bene, con gusto e con passione. E con la preparazione che ci vuole.
Matteo Renzi è promotore, riferimento e ospite di un momento politico partecipato e condiviso. Oltre mette a disposizione la propria struttura (unica espressione del politichese che ci permettiamo) per rendere più gradevole e democratica la partecipazione di tutti.
 Vi chiediamo di far pervenire il vostro contributo entro il 24 ottobre, in tutte le forme conosciute: buone pratiche, idee, progetti e suggestioni. Anche un piccolo contributo economico, perché nella Terza Repubblica ci saranno meno rimborsi elettorali, ma ci vorrà l'aiuto di tutti e le idee dovranno essere sostenute.

Per parte nostra, l'unica cosa che faremo sarà quella di mettere tutti nelle condizioni di partecipare, intervenire, discutere. «Alla pari», senza precedenze, né candidature da lanciare, né cordate da sostenere.

Ci rivolgeremo, perciò, a tutte le tribù democratiche e progressiste del Paese.
A voi chiediamo soltanto di venire e di replicare, in futuro, questo appuntamento. Perché le stazioni sono tante, diffuse in quasi tutto il Paese. E le idee corrono sulla rete. E vorremmo abbonarci a un'Italia diversa, rinnovata. La prossima: vicina, solidale, nuova e, a suo modo, rivoluzionaria.

C'è l'evento Facebook (potrebbe non esserci?), c'è l'email a cui chiedere informazioni, ci saranno alberghi convenzionati, per tutte le tasche. Ci sarà Firenze, la sua cultura e la sua bellezza. Ci sarà molto spazio (anche fisicamente, intendo) per presentare le proprie idee. Ci sarà la politica. Quella che saremo in grado di esprimere.
Giuseppe Civati








lunedì 4 ottobre 2010

Non accetteremo più che facciano a modo loro: un popolo c'è e non può più essere ignorato

Ieri il popolo viola è risceso in campo e sento che è una cosa importante. Con loro c'era anche Ignazio Marino e questo mi dà un senso di tranquillità perché credo molto nelle sue testimonianza: vere, autentiche, appassionate !
Forse non erano tutti quelli dell'altra volta ma ciò non vuol dire che fosse meno importante il loro gesto.
Io credo che siamo in una fase particolare della nostra Repubblica: forse la sfida non è solo alla destra è anche alla sinistra che deve ripensarsi come messaggio politico.
Forse è arduo ma sento che questo passaggio difficile del nostro paese sta facendo riflettere molti politici e penso che dopo questa catastrofe le cose davvero non potranno più essere come prima, il balletto della politica, la sensazione che quelli lassù possano fare il bello e il cattivo tempo senza tenere conto della base, mi pare stia finendo.
Il popolo viola è lì e spero che sia guardingo ed attento non ci stanno a farsi ingarbugliare ancora una volta... io penso che davvero le cose stiano cambiando e non dar vertice: è questo che mi dà fiducia.
Penso che una nuova classe dirigente di sinistra non possa più fare a meno di interorgarsi ed ascoltare questa base, questo Popolo che non è solo contro B. ma è anche per una nuova rinascita e rinnovamento della politica, delle persone, ma anche di un nuovo patto fra eletto ed elettore.
Che ne pensate ?
Ant Art

venerdì 1 ottobre 2010

la Newsletter di oggi di IGNAZIO MARINO

Care amiche, cari amici,
è ancora la politica traballante e tremolante di questo Governo a tenere banco in questi giorni. Questioni di numeri e compravendite di parlamentari davvero indegne di questo Paese. Ho ascoltato con attenzione il discorso del presidente del Consiglio al Senato, i suoi accenni all'agenda bioetica mi hanno lasciato allibito: questa maggioranza non ha ancora capito che la guida di questo Paese non può essere il Corano o il Talmud, il riferimento è (e resta) la laicità della nostra Costituzione. Il capo del partito dell'amore anni fa ci promise che avrebbe trovato una cura per il cancro, oggi ci dice come curare i nostri pazienti: se non fosse tragico, sarebbe comico.

Non è possibile che la legge sul testamento biologico la scriva chi vince le elezioni. Non è una maggioranza politica a dover scegliere le migliori terapie per un paziente, ma è l'ammalato insieme alla propria famiglia e al proprio medico.

Intanto, il Partito Democratico alla Direzione del 23 settembre ha cercato un chiarimento per superare una crisi politica, più giornalistica che reale. Il chiarimento c'è stato, ora cerchiamo di ricordare che alle persone non interessano affatto le nostre beghe interne e le nostre inquietudini. Allora basta con i 'rottamatori', con i turchi giovani e vecchi, con i documenti e i pacchi dono. Il Pd deve rafforzare la squadra con metodo collegiale, con maggiore democrazia interna e trasparenza ma soprattutto servono contenuti concreti. Le mie priorità sono: lavoro, scuola e sanità pubblica, sud e legalità, cultura, diritti e ambiente.

Settembre è stato il mese della sanità, della scuola e dell'università. Purtroppo non per evoluzioni positive o investimenti in sviluppo, ma per le giuste proteste di precari e ricercatori, oltre ai tragici allarmi arrivati dalle sale operatorie di diversi ospedali al Nord e al Sud.

Scuola e Università. I tagli, le riforme programmate e attuate senza averne ancora le risorse, testimoniano che questo Governo non agisce in stato confusionale, ma ha un progetto preciso: distruggere tutto quello che ci rende uguali, a partire dalla scuola e dalla sanità pubblica.
Sul fronte specifico dell'università, e' giusto far sapere all'Italia che buona parte dell'insegnamento universitario ricade sulle spalle dei ricercatori. La riforma Gelmini 'senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica' (ripetuto 11 volte nel DDL), cioè senza investimenti nel settore in cui tutti gli altri paesi investono, articola la docenza in ordinari e associati, ma dimentica di attribuire lo status di docenti ai ricercatori, che invece potranno essere inquadrati, per ben 6 anni, con contratti a tempo determinato senza certezza alcuna sull'immissione in ruolo. Infatti, la cosiddetta tenure track è legata all'esistenza e l'assegnazione di risorse economiche dedicate.

Sanità. Nel nostro Servizio sanitario nazionale la maggior parte dei medici, delle infermiere e delle ostetriche, ogni mattina e ogni notte si reca in ospedale con l'idea di essere d'aiuto alle donne che si rivolgono al nostro sistema pubblico. Purtroppo singoli eventi, a partire da quello della inaccettabile lite in sala parto a Messina, conclusasi con una mamma che ha rischiato di morire dissanguata ed ha perso l'utero e un bambino con evidenza di danni cerebrali, gettano sul lavoro di tanti, discredito e ombre. Ci sono tre punti, a mio parere, su cui è importante agire: la regolazione dell'attività intramoenia (esiste già una legge, ma il Governo ne ha posticipato l'applicazione al gennaio 2013); la verifica del rispetto dei protocolli (se avessimo un garante della salute di nomina non politica, tanti incidenti si potrebbero evitare) e, infine, dal punto di vista operativo, la distinzione in sala parto tra medico di guardia e medico curante (basterebbe un'ordinanza del Ministero della Salute).

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