Il natale, festa di allegria, amore e colore è stata sempre associata al colore più vivo e caloroso: il rosso. Da qualche anno all'insegna del raffinato e del "colto" le luci di Natale si sono sempre più polarizzate su colori più pacati.
Se guardate le luci di questo Natale, quelle che addobbano le strade intendo, le vedrete molto spesso bianche, blu e novità dell'anno di quel bianco "neon", con sfunmature tendenti al viola, luce fredda anche un po' spettrale che non richiama allegria, calore e partecipazione.
L'attmosefra tipica del Natale non traspare da questi addobbi, non costruiscono clima, provano solo ad atttrare, forse a stupire: ma il Natale è un'altra cosa.
In un momento critico e di solitudine e preoccupazione come questo penso che quella atmosfera calda di unità avrebbe un senso, ancora più senso proprio perchè quando ci si trova in difficoltà e ci si sente più soli, anche sensazioni e stati d'animo del genere possono far sentire meno soli più fiduciosi, creare un senso di comunità che può aiutare a farcela, ad uscirne fuori.
Ho chiesto a mio figlio: come lo coloriamo l'albero quest'anno ? Risposta <<... almeno le luci, papà, le voglio di tanti colori perchè fa più Natale>>. Penso allora che le intuizioni dei più piccoli debbano essere ascoltate perchè sanno leggere, a volte meglio degli adulti, dentro le cose e trovare le ragioni profonde, le emozioni piacevoli e rassicuranti che albergano nei cuori semplici.
Non è una accorata difesa della tradizione è un suggerimento a dare il giusto peso alle istanze emozionali di ognuno ed abituare i nostri figli a considerare le emozioni non come qualcosa di banale e anacronistico ma come una dimensione fondamentale del "gusto di vivere", e questo passa anche attraverso i gesti, le scelte... anche quelle apparentemente superficiali di come creare il clima di Natale, anche nel 2009.
Ant Art