... chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone

domenica 28 marzo 2010

Don Paolo Farinella: Il caso Boffo e l'etica dell'immoralità. Berlusconi mediatore tra Vaticano e Cei.

Ogni volta che leggo qualcosa di don Paolo Farinella mi viene la carica e la voglia di lottare sempre di più contro Berlusconi e il berlusconismo, cercando di spiegare alle persone ed anche ai colleghi docenti (soprattutto a coloro che lo hanno votato e continuano a dargli fiducia in buona fede) dei gravi pericoli che il Paese rischia di correre.

Buona lettura.

Renato Cipolla


Altrachiesa

Il caso Boffo e l'etica dell'immoralità. Berlusconi mediatore tra Vaticano e Cei





sabato 27 marzo 2010

Milano, il preside scrive ai genitori "venite a lavorare gratis per la scuola".

La scuola senza fondi e personale costretta a chiedere l'elemosina ai genitori "Venite a lavorare gratis per la scuola".


Se non fosse firmato dal preside Cataldo Domina, l'avviso rivolto ai genitori dell'istituto comprensivo Sant'Ambrogio sembrerebbe uno scherzo.

venerdì 26 marzo 2010

Chi di voi ha seguito ieri sera: RAI PER UNA NOTTE ?

IERI HO SEGUITO raiPERUNANOTTE e l'ho trovata una iniziativa bellissima, a tratti commovente, sempre galvanizzante.
Mi è piaciuto quel ritrovarsi quel comune sentire di persone che vogliono ribellarsi all'arroganza del potere che vorrebbe tacitare le loro voci e mortificare i loro ideali.
Commovente per il coraggio di questo SanToro che da conduttore è diventato un condottiero alla testa della sua gente semplice ma determinata e decisa a non mollare per affermare che vuol contare e vuole potersi esprimere nelle sue critiche e nelle sue proposte politiche.
Grazie A Michele e a tutti noi che in vario modo lo abbiamo visto e sostenuto.
Che ne pensate ?

Da PsicologiaeDintorni.com

Voglio segnalarvi questa pagina su: " impatto dei modelli negativi"

Rita

giovedì 25 marzo 2010

Don Paolo Farinella: Cardinal Ruini, perché ha invitato Silvio a colazione?



Cardinale Ruini, perché ha invitato Silvio a colazione?

01-02-2010

di don Paolo Farinella

Sig. Cardinale,

nel 1991 da una sperduta parrocchia dell'entroterra ligure, le scrissi sullo scandalo che provocò nei miei ragazzi la notizia del «cardinal-party» da 800 mila lire (quasi un miliardo di allora!) con un migliaio di invitati del "mondo" che conta, dato da lei in occasione della sua nomina a cardinale. Lei mi rispose che fu un dono di amici e io le risposi che certi doni dovrebbero essere respinti al mittente perché insulto ai poveri e al Cristo che li rappresenta. Le cronache del tempo fotografarono che "la capitale della politica, della finanza, delle banche, delle aziende di Stato è accorsa compatta in ampie schiere. Mai tanta mondanità e tanto ossequio attorno a un cardinale, reduce da due giorni di festeggiamenti ininterrotti" (Laura Laurenzi, la Repubblica, 30 giugno 1991, p. 25).

A distanza di diciannove anni, mai avrei pensato di riscriverle, anche perché sapevo che lei era andato in pensione e quindi si fosse defilato come si conviene alle persone di sagge buon senso. Oggi lei non offre lauti banchetti a 800 persone, ma invita a colazione solo due individui che da soli sono peggio degli 800 barbari. Sono indignato per questo suo invito che i credenti onesti vedono come la negazione del sacramento dell'ordine e la pone sullo stesso piano degli intrallazzatori di professione.

D'altra parte lei per oltre quindici anni ha manovrato papi, parlamenti, governi, accordi elettorali, sanità, scuole e fascisti che, al punto in cui siamo, uno scandalo in più o uno in meno, il peso cambia di poco. A mio modesto parere di prete, il suo operato induce me e molti altri credenti a pensare che lei e noi non crediamo nello stesso Dio e anche che lei usi il suo come strumento di coercizione per fini demoniaci. Lei infatti, ancora una volta, ha contravvenuto al dettato del Codice di Diritto Canonico che stabilisce: "È fatto divieto ai chierici di assumere uffici pubblici, che comportano una partecipazione all'esercizio del potere civile" (CJC, can. 285 §3, sottolineatura mia). Il massimo potere in uno Stato democratico si esercita nella formulazione delle liste elettorali tra cui i cittadini liberi e sovrani "dovrebbero" scegliere i loro governanti, locali e nazionali: qui sta in sommo grado la "partecipazione all'esercizio del potere civile".

Il giorno 20 gennaio 2010, nella sede del Seminario Romano, dove risiede da cardinale in pensione, lei ha invitato, come ospite a colazione, Silvio Berlusconi, accompagnato dal gentiluomo (sic!?) di Sua Santità, nonché sottosegretario alla presidenza del consiglio italiano. Lei ed io sappiamo che Gianni Letta, moderno Richelieu o se vuole in termini giovanili e quasi liturgici, vulgo mezzano, è il tutore garante presso il Vaticano del suo capo, notoriamente inaffidabile. Dicono le cronache che avete discusso di accordi elettorali, di convergenze tra Pdl di Berlusconi e Udc di Casini e Api di Rutelli; chi deve essere candidato alle regionali e chi no; chi deve perdere e chi deve vincere nel Lazio; cosa fare e cosa disfare in Puglia.

La candidata Emma Bonino alla presidenza del Lazio non deve passare perché, come in una nuova crociata, "Deus 'el vult", cioè lo ordina Ruini a cui Dio di solito dice ad ogni tornata elettorale cosa vuole e non vuole. Le cronache celiano che Berlusconi abbia tenuto il boccino perché ormai ha il coltello dalla parte del manico. Lo dimostra il fatto che il suo illustre e integerrimo ospite abbia preteso dal suo partito una "quota rosa" a sua totale discrezione per fare eleggere le "pulzelle" compiacenti che non ha potuto varare nelle politiche del 2008, a causa del «ciarpame politico» rovesciato sul tavolo dalla di lui moglie, Veronica Lario che ha sparigliato le candidature. Avete parlato anche di questo? Di quali donnine e prostitute candidare?

Il giorno prima, il 19 gennaio 2010, appena 24 ore prima, il Senato della Repubblica, presieduto dall'autista Renato Schifani, in quota servitù perpetua, ha varato il cosiddetto "processo breve", cioè la 19a legge su misura per i bisogni primari del Silvio Berlusconi e pazienza se si sfascia l'intero sistema della giustizia italiana! Pazienza, se milioni di cittadini non avranno mai giustizia e se tutti i delinquenti, i truffatori, gli spacciatori, i ladri, i corrotti, i concussori, i concussi, i deputati e i senatori insieme ai loro famigli la faranno franca sempre e comunque alla faccia di quel " bene comune" con cui lei da presidente della CEI faceva i gargarismi sei volte al giorno prima e dopo i pasti principali. Lei queste cose le sa, ma è anche "cardinale di mondo" e sa navigare nei meandri del fiume della politica che conta, poco importa se morale o immorale: in fondo il fine ha sempre assolto i mezzi perché noi cattolici non siamo forse per la confessione periodica e cioè per "una botta e via da capo"?

«Processo breve, legittimo impedimento per sé e famigli», lei lo sa bene, sono eufemismi: trattasi infatti soltanto di «processo impossibile». Un presidente del consiglio scardina lo Stato di Diritto, impone al parlamento di votare leggi individuali e di casta a favore di sé e dei delinquenti che lo sfiorano, abolisce di fatto ogni contrappeso al potere esecutivo e di fronte a tanta bulimia incontenibile, lei lo invita anche a pranzo? Via, cardinale, est modus in rebus! Non pare che durante il pranzo, lei abbia detto una parola sulla condotta scandalosa dell'ospite, ma sappiamo che si è seduto a tavola con un essere moralmente, eticamente, giuridicamente, democraticamente impossibile ( ma la vera parola è censurata ) e con lui contratta seggi e vittorie, costi e benefici, voti e ritorni in privilegi economici e politici. Logicamente in nome dei sacrosanti "principi non negoziabili", of course!

Negli stessi giorni in cui lo scandalo delle prostitute era al culmine, il suo governo stava varando una legge per punire i clienti delle prostitute: la solerte, cattolicissima ministro Mara Carfagna si è affrettata a ritirare il provvedimento che avrebbe colpito per primo il suo capo e protettore che il suo stesso avvocato ha definito "utilizzatore finale" di carrettate di donne. Soltanto dopo l'indignazione del popolo cattolico arrivata al "calor bianco", finalmente la CEI cominciò a balbettare qualche timiduccio scappellotto, ma tenue e delicato, quasi un buffetto. Il 7 luglio 2009, quando ormai il mondo cattolico era sul filo delle barricate contro la latitanza della gerarchia cattolica, il segretario della CEI, mons. Mariano Crociata, durante una Messa, alludendo al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, oggi suo ospite, senza mai chiamarlo per nome, sbotta:

«Assistiamo ad un disprezzo esibito nei confronti di tutto ciò che dice pudore, sobrietà, autocontrollo e allo sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile che invera la parola lussuria salvo poi, alla prima occasione, servirsi del richiamo alla moralità, prima tanto dileggiata a parole e con i fatti, per altri scopi, di tipo politico, economico o di altro genere. Nessuno deve pensare che in questo campo non ci sia gravità di comportamenti o che si tratti di affari privati; soprattutto quando sono implicati minori, cosa la cui gravità grida vendetta al cospetto di Dio» (Omelia per la Messa di Santa Maria Goretti, 15-08.09, Le Ferriere – Latina).

Lei, sig. cardinale Camillo Ruini, ha passato tutto questo tempo sotto silenzio assoluto, dedicandosi al progetto culturale della CEI e alle massime questioni di alta filosofia e teologia: "L'esistenza di Dio ", la sua necessità e via dicendo. Sul resto che travagliava la Chiesa, i credenti, la gerarchia che copriva con un manto di sudiciume l'Italia intera, silenzio tombale…

Profondamente inorridito – Paolo Farinella, prete

guarda questo VIDEO: simpatico ma anche sorprendente per il livello di ignoranza politica diffusa

mercoledì 24 marzo 2010

TRIARTIS: una associazione che mi piace

TRIARTIS : ASSOCIAZIONE PER LA TRIARTICOLAZIONE SOCIALE

TRIARTIS è una associazione che promuove la formazione e la ricerca in campo psicologico e sociale per aiutare gli interessati a sviluppare e mettere a disposizione di tutti i propri talenti,trasformando l'attuale concetto di lavoro,considerato come fatica volta al conseguimento dei mezzi per la sussistenza e l'affermazione personale,nell'idea di libera realizzazione di sè per il soddisfacimento dei bisogni degli altri.

Pruomuove:
Corsi di formazione,seminari,gruppi di studio e di ricerca;
Attività educative e ricreative per tutte le età;
Servizi rivolti alla persona e alla comunità;
Produzione,pubblicazione e diffusione di libri,saggi,riviste,traduzioni,materiali audio e video;
Istituzione di centri estivi e scuole di ogni ordine e grado

...Ed inoltre trovo scritto nella locandina pubblicitaria quanto segue:

Pensare con la propria testa,sottraendosi a qualsiasi forma di condizionamento politico,economico o culturale.
Costruire valide alternative alla competitività,all'arrivismo,alla logica del potere e del profitto,sviluppando impegno sociale,interesse per la diversità,spirito d'iniziativa,gioia di vivere,amore per la verità.
Non smettere di domandarsi come possano convivere giustizia,libertà e fratellanza in un mondo che sembra aver ridotto tutto alle esigenze del mercato,al tornaconto personale e alle belle parole.
Entusiasmarsi per un ideale e lavorare alla sua realizzazione,facendo tesoro degli insuccessi,delle critiche e degli errori.
Continuare a meravigliarsi per la bellezza che ci circonda,nonostante gli orrori che imezzi d'informazione ci mostrano e la miseria che incontriamo tutti i giorni per strada.
E trasformare tutto questo nella capacità di aiutare le nuove generazioni a crescere e a costruirsi una concezione del mondo capace di infondere coraggio e forza per la vita.
Questi sono gli obiettivi verso cui dirigiamo i nostri passi.

La più grande ricchezza dell'uomo sono i suoi talenti.
Da essi derivano le ricchezze esteriori,il progresso e la capacità di risolvere i problemi che la vita ci pone.
La società è tanto più sana e vitale,quanto più i talenti individuali vengono riconosciuti,sviluppati e messi al servizio degli altri.
I molti problemi che oggi ci affliggono dipendono in buona parte dal fatto che i nostri talenti non sono stati svilippati,nè tanto meno messi al servizio degli altri,ma sono stati mortificati o strumentalizzati da un sistema basato sul tornaconto personale,che ci spinge a lavorare per soddisfare i nostri propri bisogni,anzichè quelli degli altri.
Dobbiamo riscoprire i nostri talenti e la gioia di fare quello per cui siamo nati,sapendo che la salute di una comunità di persone che vivono e lavorano insieme è tanto più grande,quanto più i suoi componenti si prendono cura gli uni degli altri mettendo a disposizione di tutti la propria ricchezza e facendo ciò per cui si sentono portati.

Per chi volesse ulteriori informazioni:
0142 48997
340 8373353
www.triartis.splinder.com
info@triartis.it
triartis@yahoo.it

...Il tutto mi sembra MOLTO accativante,
Rita

Pane e acqua

Qualche volta mi è capitato di dimenticare le rette scolastiche. La mensa, soprattutto. Quando i figli sono tutti piccoli, bollettini diversi scadenze diverse: le portano a casa negli zaini dicono mamma tieni, uno appoggia distratto il pezzo di carta sulla mensola, poi magari non si trova più, si perde in mezzo ad altre carte. Si paga in ritardo, con la penale, senza decreti ovviamente, e finisce lì. La prossima volta si sta più attenti. Non si pensa mai - e questo dipende dal fatto, credo, che siamo cresciuti, la mia generazione è cresciuta in un Paese dove la scuola pubblica specie quella elementare era fantastica, la cura dei bambini un bene superiore condiviso - che le colpe dei padri possano ricadere sui figli. C'entrano anche certi insegnamenti primari, certo, tipo questo. Perciò non succede niente, se un padre dimentica di pagare una retta di certo la scuola farà in modo che il bambino non sia neppure sfiorato da un pensiero che non saprebbe concepire. Se - più grave, più triste - i genitori non possono, invece, pagarla, la scuola - il comune, l'ente pubblico, lo Stato - si fa carico della debolezza dei grandi e protegge i piccoli. È ovvio che quando i bambini si siedono a tavola, a mensa, devono avere nei piatti tutti la stessa pasta al sugo. Non c'è nemmeno bisogno di spiegare perché. Perciò ci saranno cose più gravi ma mi dispiace, non riesco a pensare ad altro che a quei nove bambini che lunedì si sono seduti ai piccoli tavoli spostando le piccole sedie, hanno aspettato che arrivasse come ogni giorno la signora con carrello e hanno visto la pasta nei piatti degli altri, il pane nel loro. Scuola elementare di Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza. Il comune (Lega, Pdl) aveva avvisato: questa la spiegazione. Sette bimbi stranieri, due italiani: pane e acqua. Riuscite a immaginarvi di avere sei anni, sedervi a tavola coi compagni, vedervi porgere un pezzo di pane, la pasta nei piatti degli altri e i loro sguardi su di voi? Sentire il compagno che chiede «perché tu mangi il pane», e non sapere cosa rispondere? Provate ad andare a ritroso negli anni, a mettervi in quelle scarpe e quei grembiuli: che cosa fareste? Piangereste, restereste in silenzio, mangereste il panino, dareste una spinta al compagno rovesciando il piatto? Ma che paese siamo diventati? Ma cosa ci è successo? Ma come è possibile che abbiamo smarrito persino l'istinto a tutelare l'innocenza, la cura dello sguardo di un bimbo, il suo valore? Cosa ci stiamo a fare, di cosa parliamo se non sappiamo sentire e insegnare questo? Da dove possiamo ripartire se non da qui? ....

[ dal Blog "invece" di Concita de Gregorio]

venerdì 19 marzo 2010

E' ufficialmente aperta: SCUOLA PER GENITORI


Oggi, in occasione della festa del PAPA', alla presenza della Vice Sindaco del Comune di Corciano -Assessore alle Politiche di Coesione Sociale - Sabrina Caselli si è ufficialmente aperta la nostra SCUOLA PER GENITORI.

La relazione introduttiva è stata tenuta dal Dr. Antonio Artegiani, che funge da Tutor della Scuola.

LE ISCRIZIONI SONO APERTE A TUTTI: basta telefonare al 075/5171801 ( Libreria CLU di Ellera, Sede della Scuola ). Costo dell'iscrizione 20.00 a favore della "Associazione ment&corpo" di Perugia, che ne cura l'organizzazione scientifica.

SCUOLA PER GENITORI è una inziativa destinata a mamme e papà con figli da 0 a 14 anni.
Sette incontri mensili dal 19 marzo al 19 Novembre, ogni 3°venerdì del mese. ( iscrizione 20 euro valevoli per tutto l'anno 2010 ).
Per iscriversi Tel. 075/5171801

domenica 7 marzo 2010

Il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di
oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.
( Enrico Berlinguer, 7 giugno 1984 )

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