Presidente Berlusconi,
sono un'insegnante della scuola pubblica. Cerco di trasmettere ai miei studenti quei valori che sono propri di una societa' civile e democratica. La solidarieta', la comprensione, la tolleranza, la liberta' di pensiero. Cerco di formare cittadini e non sudditi, cerco di sviluppare nei ragazzi la capacita' critica, la capacita' di interpretare cio' che accade, il mondo nel quale vivono. La scuola statale, la scuola pubblica e' la scuola di tutti, e' la scuola democratica dove esiste il confronto e in questo momento e' l'argine alla deriva antidemocratica alla quale Lei sembra mirare. Il disegno del Suo Governo e del Ministro dell"Istruzione e' chiaro, le Leggi di riforma che avete votato mirano a dequalificare sempre piu' la scuola pubblica, a non garantire il diritto Costituzionale di una scuola di qualita' garantita a tutti e per tutti.
Sono orgogliosa di insegnare nella Scuola statale, sono fiera di poter trasmettere quei valori che sono scritti nella nostra Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla cultura antifascista. E' evidente che si discostano molto da cio' che Lei rappresenta. Io insegno l'importanza della coerenza, della dignita', della sincerita', dell'impegno come condizione necessaria per conseguire gli obiettivi che ognuno di noi si pone. Continuero' a farlo Presidente, con l'impegno di sempre e con la consapevolezza che solo in questo modo noi insegnanti potremo fermare il vostro disegno di formare sudditi e non cittadini consapevoli.
Abbia un sussulto di dignita' e non venga, proprio Lei, a parlare di "valori", di famiglia.
Rispetti il lavoro di chi, per poco piu' di mille euro al mese, fa di tutto per dare ai giovani di questo Paese cultura, dignita', consapevolezza e onesta'.
La saluto nella speranza di avere al piu' presto un nuovo Presidente del Consiglio che possa essere preso come esempio dai giovani, un Presidente del Consiglio che non sia lo zimbello di tutto il mondo e che favorisca nel Paese una rinascita culturale, dopo lo scempio fatto in questi anni
Monica Fontanelli
... chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone
domenica 27 febbraio 2011
Monica Fontanelli e le sue vibranti parole indirizzate a B.
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Tra gli esempi di persone che operano nel sociale, pur nel disorientamento generale, possiamo allora aggiungere anche l' insegnante Monica.
RispondiEliminaCiò mi porta a considerare che ognuno nella propria mission può fare la differenza tenendo ben fermi i propri principi e valori a cui poter e voler ancora credere,nonostante ciò che spesso ci demotiva.
Bella testimonianza,grazie Monica.