... chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone

martedì 1 marzo 2011

...ma questi del PD che c'hanno in testa ?

Mi domando cercando risposte chiarificatrici ( per questo posto su questo blog ): ... ...ma questi del PD che c'hanno in testa ?
Non per polemica ma per capire.
Se guardiamo ogni dirigente nazionale ha un curriculum e una storia politica lunga e ricca.... ma in questo frangente politico in cui dovrebbe farla valere è come se si comportasse da neofita, da sprovveduto, da inesperto, non dico di politica, ma sopratutto di tattica ( ammesso che la strategia sia quella di far cadere B. e dare finalmente un sacrosanto governo, attendibile e  responsbaile, a questo paese ).
Se analizziamo gli ultimi tempi troviamo che:
1) ideatori di primarie... spesso le perdono per miopia politica e, quando emerge l'astro Vendola, addirittura le rimettono in discussione senza dare una chiara e motivata strada alternativa.
2) Vendola capisce di essere un inciampo sulla via dell'intesa con il PD e, astutamente, propone BINDI, donna, capace, combattiva e soprattutto presidente del PD, quindi una proposta tutta a favore del PD: risposta di D'Alema le candidature non si propongono, si discutono. Strana questa tenace fermezza su regole e metodi quando tutti in politica delle regole se ne strafregano per usare metodi funzionali al proprio successo.
3) Il leader PD urlano ai quatro venti che penserebbero ad un accordo con il 3° polo. Nulla di male se lo dicessero una volta sottoscritto questo accordo e non prima, molto prima, perchè un conto urlare con la carta in mano un altro con niente in mano: lasciare trapelare una intenzione presta il fianco a facili smentite, che infatti non si sono fatte attendere, dalla controparte, un po' per vezzo e un po' per opportunità. Questo non è solo un errore è una stipidaggine che a quei livelli non ci si può permettere. Si finisce per mostrarsi senza identità e senza spessore politico.
4) in riferimento al punto 3 occorre aggiungere che oltrretutto si spiazza la controparte dell'accordo che si è vista implodere ( vedi FLI ) per la fuga di coloro che spaventati dall'idea di consociarsi con la sinistra hanno ritenuto di accettare  i limiti di B. pur di non confondersi con l'avversario storico.
5 ) Per carità da molto parti si suggerisce una sorta di Comitato di Liberazione Nazionale contro B. ma allora prima lo si compne in segreto, con le dovute alleanze anche quelle più forzate, poi si fanno azioni  e pressioni per svelare le ragioni della sua esistenza, infine si manifesta l'intesa politica con chiarezza di strategia, di tempi, di azioni e di intenti comuni da realizzare.
6)  e infine faccio un passo indietro perchè non posso tacere sulla ingenuità di quel 14 dicembre quando si discusse la famosa fiducia a B. e il fronte anti B. invece di presentarsi compatto con una proposta di alternativa di governo ( che ne so una coalizione possibile attorno a una perosnalità nota e affidabile per es.  Draghi o altri ) si presentò in ordine sparso  senza un strategia palese su cui convergere anche i pochi indecisi: si finì così per offrire a B. l'ennesima occasione per mortificare il parlamento con le sue compravendite indecenti.

Tutto questo e purtroppo molto altro ancora mi fa interrogare sul PD e su quanto sia stata scellerata quella idea di congiungere due anime così diverse in un partito che non ha in sé la forza di decidere una strategia comune: chi vuole unirsi con il centro e chi con la sinistra: attendiamo con rassegnazione la inevitabile scissione elettorale che potrebbe essere addirittura mettere a rischio la stessa vittoria. VI PREGO DITEMI CHE MI STO SBAGLIANDO !!!

3 commenti:

  1. Io ripeto a me stessa:"A chi credere più?"
    Io Antonio una mia risposta me la sono fatta: non credo più a nessuno e specie a questa tipologia di politici.
    Generalizzo troppo???
    Se questi sono i risultati...c'è poco da confidare e sperare.

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  2. Ma qualcuno gli spiegherà mai che diventare leader, un vero leader, è una conseguenza, di potere economico e appoggi politici, come B., o di carisma, capacità, credibilità e non un'intenzione calata dal'alto o da manovre, o dal meno peggio, che tanto, ce ne siam accorti tutti, non convince poi nessuno? Un leader non deve convincere loro, ma noi.
    Caterina Comi

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  3. Il guaio e' che non lo so nemmeno io.
    Cordialmente.
    G.Calzoni

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