Siamo alla più totale sfrontatezza e disprezzo delle regole da parte di questa maggioranza (leggete qui di seguito), la quale fa una legge per coprire i comportamenti più o meno disinvolti dei Ministri, introducendo un potere delegificante per il Governo a tempo indeterminato.
Purtroppo tutto ciò avviene nell'assoluto silenzio di chi dovrebbe garantire (partiti di opposizione, sindacati, ecc.) le prerogative delle istituzioni e controllare il rispetto delle regole.
Saluti. Renato Cipolla
Il Governo con un decreto ad personam e
In occasione dell'incontro nazionale delle Organizzazioni politiche, sindacali ed associative e dei coordinamenti genitori-insegnanti svoltosi il 25 giugno a Roma per iniziativa dell'Associazione "Per
a) il Governo era decaduto dalla delega ad adottare entro dodici mesi i regolamenti attuativi dell'art. 64 che prevedeva i tagli alla scuola statale.
b) il regolamento relativo al riassetto della scuola dell'infanzia e del I ciclo, adottato in data 27 febbraio (e quindi nel termine dei dodici mesi), è illegittimo perchè, come ha rilevato il TAR del Lazio, manca il piano programmatico che è un necessario presupposto;
c) Lo schema di D.I. concernente la determinazione degli organici è un documento informale, privo di alcuna efficacia giuridica;
d) i regolamenti, adottati nel termine di dodici mesi entreranno in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e con efficacia ex nunc; di conseguenza i provvedimenti adottati dalla Gelmini (assetto degli orari del tempo scuola ed organici) e sono illegittimi perchè sono ancora in vigore le leggi precedenti.
2 - Il decreto legge ad personam
Per evitare la decadenza di tutti i regolamenti il Governo è venuto incontro alla Gelmini ed in data 1° Luglio ha approvato un Decreto Legge n. 78 del 1/7/2009 che all'art. 17, comma 25 stabilisce: "il termine di cui all'articolo 64, comma 4, del decreto legislativo 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, si intende comunque rispettato con l'approvazione preliminare del Consiglio dei Ministri degli schemi di regolamenti di cui al medesimo articolo".
Ormai siamo allo Stato delle banane in cui si fa una legge per coprire i comportamenti più o meno disinvolti dei Ministri e si introduce un potere delegificante del Governo a tempo indeterminato.
Tutto ciò però nell'assoluto silenzio di chi dovrebbe garantire le prerogative delle istituzioni e controllare il rispetto delle regole.
3 - La sentenza n. 200 del 2 luglio della Corte Costituzionale
Ieri è stato pubblicata la sentenza della Corte Costituzionale relativa ai ricorsi proposti da alcune Regioni che hanno sollevato la questione di illegittimità costituzionale dell'art. 64 del D.L. 112/08 per violazione degli artt. 117 e 118 Cost. per la parti che attribuiscono alle Regioni una competenza legislativa concorrente in materia di istruzione.
Tralasciando per il momento tutti gli aspetti sollevati dalla sentenza, ci limitiamo per il momento a considerare che con tale sentenza
In tale materia, secondo
Al contrario invece non rientra nella competenza legislativa esclusiva dello Stato la materia del dimensionamento delle istituzioni scolastiche e pertanto la delega in materia di dimensionamento degli istituti (art. 64, comma 4 lett. f-bis e f-ter) è illegittima.
Quindi in conclusione dopo questi due interventi:
a) tutti i regolamenti sia quelli effettivamente adottati entro il 25 giugno 2009 sia quelli approvati i prima lettura ma ancora non perfezionati, si devono considerare ex legge tempestivamente "adottati" nel termine dei dodici mesi.
b) il Governo può adottare i regolamenti delegati su tutti gli aspetti indicati nel comma 4 dell'art. 64 del D.L. n. 112/08 (ad eccezione della materia del dimensionamento) perchè la delega conferita con tale disposizione, secondo
c) fino a quando i regolamenti non saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, sono ancora vigenti le norme precedenti.
Ovviamente
4- Considerazioni conclusive
Il Governo con il decreto legge ha dato una copertura, alquanto disinvolta, ai ritardi del Ministero;
Gli organici, gli orari, ecc., devono essere determinati sulla base della normativa ancora vigente; gli organi collegiali devono applicare la normativa che è vigente e gli organi di controllo devono garantire il rispetto della legalità.
PdCI, Per un'altra città, Cobas, Gilda, Pd della Versilia, IdV di Grosseto, Gruppo consiliare reg.le di Sinistra
Democratica, Comune di Firenze "Per la scuola della Repubblica" ed inoltre i rappresentanti dei Comitati
genitori-insegnanti di Firenze, Empoli, Versilia, Prato, Arezzo, Grosseto e Pistoia e M. Luisa Moretti, Assessore
P.I. del Comune di Fiesole. ( Rec. presso Comitato"per la scuola della Repubblica"- fax 055/588820 Cell.
3357112697)
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