... chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone

domenica 19 luglio 2009

Palermo, la marcia delle 'agende rosse'

«Resistenza. L'agenda rossa esiste» è stato lo SLOGAN di una marcia partita da via D'Amelio, dove il 19 luglio 1992 furono uccisi da un'autobomba il magistrato procuratore aggiunto di Palermo Paolo Borsellino e la sua scorta ( Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina) .
Alla «marcia» voluta da Salvatore Borsellino per commemorare il fratello Paolo,non era presente nessun politico, pochi palermitani, tanta gente del Nord: una marcia che assume un valore di protesta contro uno Stato che «ha fatto - ha detto Salvatore Borsellino - davvero poco in 17 anni» per scoprire i mandanti di quella strage che avvenne a soli 57 giorni dall'uccisione dell'altro magistrato, Giovanni Falcone.

1 commento:

  1. Mi ha fatto piacere apprendere che in tale manifestazione di protesta non ci sia stato nessun politico,a parte le vacanze estive che fanno da deterrente,è meglio non avere e assistere all'ipocrisia di esponenti politici che vanno solo per rappresentanza e formalità.
    Mi stupisce però la poca adesione dei palermitani ;si fa fatica a capire certi meccanismi d'inerzia che spesso oramai si scatenano in questo nostro Sistema e lasciano passare tutto.

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