attenti a quella miopia che non vi fa vedere i bisogni affettivi dei vostri figli.
Ogni giorno, nella mia esperienza clinica, incontro persone, ragazzi, giovani, adulti, che soffrono a causa di una privazione affettiva da parte dei loro genitori ( genitori apparentemente normali) difficile da colmare sia con il tempo che con le esperienze della vita. Eppure so bene che i genitori solitamente sentono dentro di amare molto i propri figli. A volte però questo amore non sanno tradurlo in attenzioni alle loro esigenze più profonde, quelle affettive appunto.
Ogni persona tende alla felicità e per raggiungerla ha bisogno di provare la soddisfazione, il piacere di sentirsi amato. I figli ne hanno bisogno in primo luogo da parte dei loro genitori. Non sentirsi amati è una sconfitta che un figlio difficilmente riesce ad accettare: nella mente di un figlio è "impensabile" che un genitore non sia lì pronto ad ascoltarlo e a capirlo quando nè sente la necessità, è una assenza che non si sa spiegare.
Questo li renderà immancabilmente più insoddisfatti, meno sicuri, più vulnerabili.
L'amore però è qualcosa di profondo, di emozionale che va saputo trasmettere, in primo luogo con i gesti giusti, un abbraccio al momento opportuno ad esempio, e con il tempo giusto da dedicargli. Non è comprargli tutto e non fargli mancare nulla ma piuttosto è assicurargli ascolto nel momento in cui aprono il loro cuore e parlano delle loro emozioni, dei loro disagi, delle loro gioie e delle loro difficoltà. E' condividere il loro silenzio senza doverlo riempire con frasi banali pur di parlare. E' farsi carico dei loro problemi senza sostuirsi a loro pur di risolverli. E' sapergli stare accanto senza invadere il loro spazio vitale. E' saperli motivare alle emozioni apprezzandole e valorizzandole per primi.
Con Affettto
Dr.Antonio Artegiani
artegiani@genitorinsieme.it