«Non date troppo ascolto a quello che sentite in televisione. Soprattutto nei telegiornali. Pensate di più al vostro mondo, quello fatto di piccole cose, i vostri amici, le vostre compagnie, i vostri ritrovi, i vostri bar, i vostri amori. Quelle sono le cose che contano».
Al di là delle sue intenzioni queste parole hanno un che di diseducativo di forte impatto. Non è vero che chiudersi in sè, nel proprio mondo piccolo e limitato aiuta i ragazzi a contare di più, a costruire un mondo migliore... occorre spronare i giovani a saper scegliere e costruire così il proprio futuro attraverso la partecipazione e anche la capacità di ascoltare coloro che con un senso del bene comune raccontano il mondo. Forse non sono molti... occorre saperli riconoscere e per questo spronare i ragazzi alla PARTECIPAZIONE e non alla chiusura nel proprio piccolo mondo quotidiano può essere il giusto messaggio per un 1° MAGGIO DI CAMBIAMENTO.
Sono d'accordo che chiudersi "nel proprio mondo" non è nè benefico nè costruttivo,ma va anche detto che con l'informazione ed i canali televisivi passa molta ipocrisia e ci si sente spesso presi in giro. C'è molta disillusione ed amarezza nel constatare che quello che si ascolta spesso è l'ennesima trovata per fare solo pura ideologia e saper riconoscere ed ascoltare coloro che costruiscono un futuro con un senso del bene comune è davvero un lavoro certosino!
RispondiEliminaInformarsi,sentire più opinioni anche discordanti,costruirsi un'idea,partecipare...costa fatica ed impegno e senso critico ;richiede tempo ed attenzione e diciamocelo...non siamo più molto abituati!!! Rita