Rita ci segnala questo interessante articolo di Help Consumatori.
"La RU486 rappresenta per il contesto Italiano una svolta culturale che porta il nostro paese ad allinearsi ad altri paesi europei che già hanno introdotto tale farmaco in commercio". E' questo il commento del Segretario Nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli, al via libera dell'Aifa alla pillola abortiva. Giacomelli aggiunge: "le donne si sentiranno più libere di fare le proprie scelte, evitando lo stress dell'intervento chirurgico per aspirazione, un po' troppo invasivo e lacerante".
"Tuttavia - commenta Monia Napolitano, sociologa dell'associazione CODICI - è ora più che mai necessario avviare una seria campagna di informazione nelle scuole medie e superiori al fine di aiutare i giovani a capire quelli che sono gli effetti post RU486, in quanto non è un semplice anticoncezionale, ma un farmaco che ha una funzione molto importante e che incide anche sul percorso di scelte di vita individuali".
"In Italia - ricorda il CODICI - secondo recenti indagini l'età media del primo rapporto sessuale si attesterebbe sui 17,6 anni. Inoltre, secondo un'analisi su dati rielaborati da indagini universitarie sugli studenti, il problema della protezione contraccettiva al momento dei primi rapporti sembra confermare la carente informazione. E mediamente circa il 44% dei ragazzi intervistati dichiarano di non aver utilizzato alcun anticoncezionale durante il loro primo rapporto sessuale".
Pertanto, l'Associazione CODICI invita le Istituzioni a investire da oggi in campagne di informazione volte alla tutela delle giovani generazioni su tutto ciò che riguarda la sfera della sessualità relativa anche all'assunzione di anticoncezionali e pillole abortive. Un cittadino informato è un cittadino consapevole.
Come sempre,si fa fatica ad arrivare alla verità dichiarata da chi preposto a farlo o alle possibili verità dedotte dalle informazioni che ci vengono filtrate dagl organi d'informazione...
RispondiEliminaInsomma sembrerebbe che il farmaco suddetto non sia sicuro e che ci siano molte morti sospette,così sostiene il sottosegretario al welfare Eugenia Roccella,da sempre schierata contro la sua approvazione,e la stessa,lancia la propria battaglia per la trasparenza:come non darle torto?,c'è di mezzo la salute e gli interessi economici e produttivi non dovrebbero interferire o ancor peggio primeggiare su un bene primario come e qual è la salute.
Io le darei torto perchè quello che dichiara non è dimostrato dalle evidenze scientifiche. NOn riesce a convincermi chi costruisce ad arte una sua posizione per avvalorare le proprie copnvinzioni ideologiche. L'autenticità delle parole, ad esempio di Ignazio Marino sull'argomento mi sembrano più laiche e più vere.
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