... chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone

martedì 11 agosto 2009

ULTIMO: quel tipo di Carabiniere che ci piace

Dovendo partire per le vacanze stavo rastrellando alcuni libri da leggere sotto l‘ombrellone quando mi è caduto l’occhio su <<ULTIMO>>, un libro di Maurizio Torrealta scritto con le parole di “Ultimo”, il Capitano dei Carabinieri che arrestò Riina. Acquistato alcuni anni fa ne avevo letto solo a prefazione di Ilda Bocassini, il famoso PM di Milano.
Oggi ho finito il libro e già mi manca. Voglio esprimervi subito tutto il piacere, l’entusiasmo, l ‘orgoglio che mi ha trasmesso. Un libro di un “soldato” che non è solo racconto di episodi vincenti ma è, più che altro, arte di vivere, lezione di vita. Per me è stata un’ occasione per rinforzarmi in quegli ideali incrollabili con cui sono cresciuto, dalla generosità, alla lealtà, allo spirito di servizio e vederli vissuti concretamente nella esperienza di vita e di lavoro di un Carabiniere, che agisce così come mi sono sempre immaginato che debba fare un vero servitore dello Stato, per lo stile di vita e per l’attaccamento agli ideali che dovrebbero animarlo.
Sono questi ideali sentiti, condivisi da un gruppo di “normalissimi ultimi” che mi ha dato forza e speranza. Ideali non rimasti teorici come spesso nella mia vita, ma posti, con coraggio e caparbietà, al centro del proprio essere e vivere, anche con umiltà e pazienza, iI mandato affidato. Questa è la forte attrattiva di “Ultimo” e di questo libro che raccomando specie a voi giovani: leggetelo e confidate in questa capacità di vivere da “rivoluzionari”, mettendo al primo posto il servizio per gli altri e non la ricerca del consenso. “Ultimo” parla di una “rivoluzione” perché di questo si tratta: fare nelle nostre vite, nel nostro lavoro, nelle nostre relazioni una “rivoluzione” di valori, di priorità, di servizio agli altri, di dedizione, di passione… realizzando in concreto nel nostro vivere quotidiano i valori fondamentali della nostra coscienza, della nostra educazione ma anche quelli scritti nella Costituzione.
Scritto nel ’99 l’ho trovato di una attualità estrema e non solo perché parla di vicende che oggi sono tornate alla ribalta giudiziaria e giornalistica ma proprio perché propone un modo di intendere la vita molto rivoluzionario rispetto a quello mediatico, speculativo e formalista che oggi si sta diffondendo. E’ un ritorno alle radici profonde e vere di una coscienza personale capace di ispirare una vita da spendere per gli altri e per gli ideali in cui si crede senza per questo pretendere o rincorrere riconoscimenti fatui e formali.
E’ il racconto di un sentire diverso dal comune come spesso avviene nei veri GRANDI, e umili al tempo stesso, come Giovanni Falcone e tutti gli altri EROI passati e presenti che lottano contro illegalità rischiando di persona: non sono pochi, non si vedono solo perché sono silenziosi e sfuggono ai riflettori, alle ribalte, ai giornalisti… sono tanti gli Ultimi che, fortunatamente, impreziosiscono questo nostro paese, martoriato da criminalità, illegalità e immoralità.
Certo io svolgo un altro tipo di lavoro come molti di noi ma occorrerebbe leggere questo libro con la intenzione di farne proprio lo spirito nella nostra quotidianità: quello che conta non è ciò che facciamo ma l’atteggiamento che usiamo, il modo di pensare e vivere il nostro rapporto con noi stessi, con i nostri prossimi… una buon occasione per moltiplicare i tanti ULTIMI che camminano in questa nostra Italia, per il Suo bene. Sento in cuor mio di raccomandarne la lettura ad ognuno di voi, ma anche ai dirigenti dei Partiti, delle Associazione, dei Sindacati ecc…. e di farlo con lo spirito umile di chi ha il coraggio di rimettersi in discussione e non con la saccenza di chi vuol coglierne gli inevitabili limiti ed errori.
Sono convinto che noi potremo vincere se saremo in grado di accettare questa provocazione ideale di Ultimo. Buona lettura e fatemi sapere le vostre impressioni…

AntArt

1 commento:

  1. Grazie del suggerimento;lo leggerò quanto prima perchè mi ritovo molto con quanto da lei detto e dichiarato come 'modus vivendi'.

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