Mi inchino davanti ai 60 milioni di vittime della guerra scatenata dalla Germania. Non ci sono parole che possano descrivere neanche minimamente il dolore di questa guerra e dell’OlocaustoAngela Merkel ha pronunciato queste parole a Danzica il 1° settembre per celebrare il settantesimo anniversario dell’inizio della seconda guerra mondiale dimostrando di essere capace di rileggere la storia in modo critico e farsene carico per il dramma provocato dal proprio paese.
Che differenza con questa nostra Italia in cui si legalizzano perfino le ronde fasciste... bel al di là di qualsiasi tentativo di rilettura critica dei disastri e dei dolori provocati dal fascismo assistiamo, quasi inermi, ad una escalation di arroganza e di violenza che richiederebbe ben altro rigore e determimazione per essere constrastata.
Nessun commento:
Posta un commento
Quando hai finito di scrivere puoi pubblicare il commento anche come ANONIMO. Grazie