Anzichè vaccinarci contro la temutissima "febbre suina H1N1" dovremmo vaccinarci contro il virus dell'influenza "gelmin-tr" che sta massacrando la scuola pubblica con i suoi mirati e insensati tagli (solo in questo a.s. 42.000 docenti e 15.000 ATA). Purtroppo, le conseguenze della "gelmin-tr" saranno devastanti per la scuola e per il suo personale se non si troveranno subito le medicine adatte a questa virulenta influenza che provocherà, alla fine del suo lungo decorso (programma triennale), la perdita di oltre 150.000 posti di lavoro, cioè la più grande pandemia di licenziamenti di massa nel nostro Paese. Altro che Alitalia!
Speriamo che questa "horribilis" influenza "gelmin-tr", che genererà per la scuola e per i precari delle sofferenze (soppressione dei posti di lavoro, mobilità, perdita di identità professionale, intensificazione dei ritmi di lavoro, ecc.) non crei nei lavoratori un malessere di disagio e di collera, così alto, che li porta a superare la soglia critica di sopportazione, spingendoli ad atti inconsulti come quelli che si stanno verificando in Francia, alla France Telecom.
La situazione economica-organizzativa, già adesso è drammatica nelle varie scuole; i dirigenti scolastici e il personale docente ed ATA si trovano ad affrontare ed a gestire carenze sia di risorse umane che economiche di proporzioni considerevoli, tanto che il preside del liceo artistico "Cottini" di Torino afferma che "quanto prima convocherò i genitori per presentare la situazione. Se le cose non cambiano dovremo chiedere loro un'integrazione al contributo che già versano".
La realtà contrasta con quanto le famiglie si sentono continuamente ripetere alla televisione da Berlusconi, Tremonti, Brunetta, Sacconi, Gasparri, Cota, ecc. "il governo non ha messo le mani nelle tasche degli italiani, non ha aumentato le tasse" , perchè, di fatto, sopperiscono di tasca propria ai mancati finanziamenti del Ministro Tremonti.
L'articolo de "La Stampa" che riporto qui di seguito dà l'esatta idea dei seri e concreti problemi che la scuola, il personale docente ed ATA, gli alunni e le famiglie si troveranno ad affrontare da domani.
Saluti.
Renato Cipolla
vedi la stampa del 13/09/2009
Parte la scuola dei tagli
La maestra fa il bidello
Duecento collaboratori scolastici in meno. Libri, boom di richieste d'aiuto
Che degrado,che degrado,che degrado a cui siamo sottoposti!
RispondiEliminaE dovremo pagare ciò che ci aspetta di diritto?!?
E loro,i nostri politicanti -marionette da baraccone, cosa pagano o meglio 'si tagliano',loro?
Che pulizia ci vorrebbe!