... chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone

venerdì 30 ottobre 2009

Cobas Scuola Perugia: MEGLIO TARDI CHE MAI!

Sono giorni e giorni che vedo circolare nella mailing list pubblicità di iniziative politiche, campagne elettorali per le primarie etc.etc. che io reputo assolutamente legittime anche se reputo discutibile chi usa questo spazio per scopi non propriamente inerenti alle tematiche in oggetto.
Fin qui niente di male anche perché secondo me è bene che solleviamo l'interesse delle varie forze politiche specialmente in vista delle elezioni, momenti nei quali sono sicuramente più permeabili alle tematiche della 'base'.
Come responsabile lavoro di rifondazione ho sempre mantenuto un profilo basso su questo evitando anche di invitare le/i membr* del forum alle iniziative, numerose, che abbiamo messo in campo anche perchè ritengo che più ampio, articolato e trasversale continuerà ad essere il movimento e più incisive possano essere le sue conquiste.
Da qui, però, a digerire anche le ingiuste accuse dell'amico renato cipolla ("
La Scuola, infatti, è iniziata da un mese e mezzo; i precari, docenti e non docenti, sono in lotta in tutta Italia da oltre due mesi; lotta assolutamente autonoma, poiché tutti i Partiti politici si sono ben guardati dall'appoggiarla, anche perché, chi più, chi meno, sono tutti responsabili dell'agonia in cui da anni versa la Scuola")
il passo è troppo lungo.
Sulle responsabilità posso anche concordare, anche se tutti sanno quanto eravamo contrari a questa impostazione, ma sull'appoggio voglio che sia chiaro che rifondazione non sta in prima linea per esplicita scelta politica, perchè pensa che il movimento debba avere una sua autonomia.
Tanto è vero che numeros* compagn* in incognito e senza bandiera stanno lavorando alacremente dentro al coordinamento senza alcuna opera di proselitismo, ben diversamente da chi si appalesa solo per invitarci a votare o ad andare ad una certa iniziativa politica.
Come avrete notato dalla mail precedente anche io personalmente avevo fatto (due giorni fa) un comunicato per rispondere alla cisl, come hanno ben fatto anche i cobas, e non mi ero nemmeno curato di pubblicizzarlo.
Mi riprometto di continuare a separare scrupolosamente la mia appartenenza partitica dall'eperienza del coordinamento, gradirei d'altro canto, se possibile, che anche gli altri possano farlo nel rispetto di tutti.

Il giorno 30 ottobre 2009 14.17, federico santi <santi.federico@gmail.com> ha scritto:
comunicato pubblicato mercoledì 28 10 2009
E' veramente singolare l'atteggiamento della Cisl in questo frangente difficilissimo e importante per il paese. Da un lato abbiamo un sindacato che avalla tutto quello che gli viene proposto dal governo più impopolare e autoritario della seconda Repubblica: dal vergognoso sciopero virtuale passando per la truffa del decreto "salva-precari" per finire con la sigla dell'accordo separato dei metalmeccanici isolando il sindacato di maggioranza, la Fiom.
Dall'altro lato, viste le caldissime assemblee con i propri inferociti iscritti, parte a spada tratta per una tardiva campagna a difesa della carta igienica di stato, come se il problema della scuola, una volta massacrata dal taglio delle classi, del tempo scuola, delle cattedre e degli indirizzi nel silenzio assordante della Cisl, fosse riconducibile ad una mancanza di materiali e risorse.
In realtà molti sindacati, tutti tranne Cobas, Gilda e Cgil, con l'accettazione del decreto truffa, che serve solo ad accentuare la conflittualità tra precari disperati, hanno dato il loro esplicito assenso alla più grande campagna di licenziamento di massa della storia
repubblicana sulla pelle dell'educazione dei nostri figli.
In Umbria questo licenziamento di massa degli insegnanti comporta la perdita di 810 posti di lavoro. Usiamo il termine licenziamenti non a caso, infatti ci stanno da mesi bombardando con uno stucchevole ritornello secondo il quale la mancata riconferma di personale docente che insegnava con incarichi annuali da 5, 10, 15 a volte anche 20 anni non si possa chiamare licenziamento. Lo chiamino come vogliono lorsignori ma il dato innegabile è costituito dal fatto che migliaia e migliaia di docenti e tecnici-amministrativi non hanno ritrovato quel lavoro che fino ad un anno fa era precario nel luogo ma sicuro!
Ora rivendicano di essere soli piuttosto che male accompagnati non rendendosi conto che sono e saranno soli perché peggior compagnia per i lavoratori non si può immaginare.

Federico Santi
Responsabile Area Lavoro Prc Perugia

Il giorno 29 ottobre 2009 18.54, Renato Cipolla <renato.cipolla@tin.it>

giovedì 29 ottobre 2009

Comunicato Stampa Cobas Scuola Perugia: MEGLIO TARDI CHE MAI!

COMUNICATO STAMPA COBAS SCUOLA PERUGIA

MEGLIO TARDI CHE MAI!

Questo è il commento che ci è venuto spontaneo, leggendo le affermazioni fatte dal Segretario regionale della Cisl Umbria, Ulderico Sbarra, nonché dalla Segretaria regionale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, durante la presentazione della manifestazione, indetta dalla loro organizzazione per il 31 Ottobre, a Roma.

I due Segretari hanno delineato in maniera ineccepibile lo stato non solo disastroso, ma anche irrazionale in cui versa la Scuola Pubblica in Umbria: ad un aumento di 2426 alunni, ha corrisposto una diminuzione di classi (-68), di docenti (-483) e del personale Ata (-240).

Quindi, non siamo alla frutta, bensì alla follia!

Essendo questa la situazione, viene da chiedersi dove fosse la Cisl fino a questo momento e se, per caso, il duo Tremonti-Gelmini avesse colpito l'Organizzazione Sindacale con un sortilegio alla Harry Potter, trasformandola nella Bella Addormentata nel bosco.

La Scuola, infatti, è iniziata da un mese e mezzo; i precari, docenti e non docenti, sono in lotta in tutta Italia da oltre due mesi; lotta assolutamente autonoma, poiché tutti i Partiti politici si sono ben guardati dall'appoggiarla, anche perché, chi più, chi meno, sono tutti responsabili dell'agonia in cui da anni versa la Scuola.

Soprattutto, non c'era bisogno della palla di vetro, per comprendere, sin dall'anno scorso, quali risultati avrebbe prodotto quest'anno la premiata macelleria Tremonti-Gelmini: bastava leggere i provvedimenti da loro varati già nell'Estate e nell'Autunno del 2008; non a caso, i Cobas chiamarono subito alla mobilitazione docenti, personale Ata, studenti e genitori.

Comunque, superata la sorpresa provata nel veder che le tesi, per cui i Cobas erano considerati allarmisti, se non pazzi, stanno diventando senso comune, valutiamo come positivo il risveglio della Cisl, soprattutto alla luce di quel bene supremo che è il diritto all'istruzione delle giovani generazioni, che va difeso con tutti coloro che sono disposti a lottare.

Nello stesso tempo, memori del detto dell'On. Andreotti: "A pensar male si fa peccato, ma talvolta s'indovina", non vorremmo che queste prese di posizione della Cisl fossero un fuoco di paglia, finalizzato al "lancio" ed alla buona riuscita della manifestazione di Roma.

E vi è un modo molto semplice, per dimostrare la buonafede: chiedere aumenti, che tengano conto della perdita reale del potere d' acquisto subita, negli ultimi 20 anni, dal personale della Scuola, e di cui diamo il quadro reale ed istruttivo per tutti.

Infatti, lo stipendio annuo lordo, percepito nel Maggio 1990 da tutti coloro che avevano 20 anni di anzianità, rivalutato al Giugno 2009 secondo l'indice Istat, confrontato con quanto si percepisce grazie al contratto-capestro del 23 Gennaio 2009, dà questi risultati:

- collaboratore scolastico: - 4184 euro;

- assistente amministrativo-tecnico: - 4775 euro;

- docente materne-elementari: - 3385 euro;

- docente medie: - 4497;

- docente superiori: -5653.

Questi dati sono a prova di smentita: attendiamo l' impegno della Cisl.

martedì 27 ottobre 2009

incontri interessanti

Mi piace diffondere questa iniziativa della Dott.ssa De Leonibus a Perugia,la trovo molto stimolante ed interessante.
Cari saluti,
Rita

Bentornata Rita

da Rita riceviamo un suggerimento: cliccate sul titolo e comparirà la proposta

lunedì 26 ottobre 2009

dalla striscia rossa dell'Unità di oggi

Mi sento di indicare un obiettivo per il futuro: lavorare per l'unità. Lavorare per l'unità sapendo di essere diversi senza pretendere di essere uguali. E rispettando le differenze che stanno alla base del progresso umano. Vittorio Foa, «Le parole della politica», Einaudi 2008

Si riparte... e speriamo bene questa volta !

Avanti tutta e buon lavoro a Pierluigi... dopo la grande testimonianza di queste primarie ora un partito che ascolti le istanze e le sensibilità espresse anche dai tanti che hanno sostenuto gli altri candidati.
Un grazie di cuore a Valerio Marinelli per essersi speso per una causa che merita ancora tanto impegno e tanta passione, perchè ha scritto una buon pagina di vera politica in questa regione, perché ha dimostrato quella tenacia e convinzione che hanno coagulato attorno a lui i tanti voti che ha raccolto in Umbria.

domenica 25 ottobre 2009

Convegno delle scuole umbre

Invio la locandina del convegno internazionale che si terrà in Città di Castello il 30 e 31 ottobre su Prosocialità e Cittadinanza a scuola.
Si tratta di una iniziativa curata dalla rete di scuole umbre e dall'Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria, Osservatorio per la legalità.
Cordiali saluti,
Prof. Rosalia Monaco

sabato 24 ottobre 2009

Domani, 25 ottobre, le primarie del PD

non facciamoci sfuggire questa grande opportunità di far valere il nostro voto per il nuovo PD.
Diamo una scossa al PD... investiamo sul nuovo: votiamo il segretario del PD.
E in Umbria sosteniamo il cambiamento votiamo
VALERIO MARINELLI: finalmente una voce chiara e sicura che parla, e bene, di strategia politica e non solo di tattica come siamo abituati a sentire.

lunedì 19 ottobre 2009



Un abbraccio grande grande a Rita, la nostra blogger, per l'arrivo di Rebecca, e speriamo di aver acquistato una nuova fan...

Antonio

domenica 18 ottobre 2009

Grillo su Don Paolo Farinella

Rita ci invita a leggere un intervento di Beppe Grillo

Per non sentirsi troppo soli... clicca sul titolo per leggere il post

venerdì 16 ottobre 2009

MOIGE: Influenza A

Influenza A: i genitori chiedono il massimo della chiarezza
Incalza il dibattito attorno ai provvedimenti da prendere per prevenire al meglio il diffondersi dell'influenza A.
Le Istituzioni per ora non ritengono sia necessario il rinvio dell'inizio dell'anno scolastico e stanno predisponendo strategie per il controllo della pandemia, i medici di famiglia suggeriscono modalità di comportamento e abitudini utili ad evitare il contagio e si sta ultimando il vaccino che sarà in commercio da ottobre.
Il Moige – Movimento Italiano Genitori chiede anche in questo caso che innanzitutto siano attuate tutte le politiche necessarie per tutelare i bambini in maniera efficace e uguale su tutto il territorio italiano, mettendo a disposizione il prima possibile e in maniera gratuita e informata il vaccino per tutti i bambini, ovviamente prevedendo il sostegno e il consiglio del medico curante. Inoltre, il Moige sottolinea la necessità che le Istituzioni tutte continuino a garantire una completa informazione sulle reali dimensioni della pandemia influenzale e siano pronte ad attuare ogni azione necessaria per garantire la massima sicurezza dei bambini.

MENOMALE CHE Don Paolo c'è

da Renato Cipolla riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il protettore del padrino.

Lettera aperta al card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano

di Paolo Farinella, prete

Sig. Cardinale,

Mercoledì 7 ottobre 2009 è stato un giorno memorabile e tragico. Memorabile perché una sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il tentativo di Silvio Berlusconi, presidente del consiglio, corrotto e corruttore, di stravolgere lo stato di diritto, piegandolo ai suoi biechi e immorali interessi. Con il «Lodo Alfano», egli voleva la consacrazione costituzionale di essere l'«Unto di Dio» in terra. Che Berlusconi sia «unto» è fuori di ogni dubbio: unto di falsità, di immoralità, di corruzione, di furto, di evasione, di illegalità e di antidemocraticità. La sentenza della Corte, invece, ha restituito a noi cittadini comuni, l'orgoglio della dignità di appartenere ad una Repubblica, dove l'uguaglianza dei cittadini e la legalità sono ancora «principi non negoziabili». Con questa sentenza l'Italia è più forte e più libera.

Mercoledì 7 ottobre 2009, però, è stato anche un giorno tragico. Lei, sig. segretario di Stato Vaticano, nonostante la disapprovazione della Chiesa reale, ad ogni costo, ha voluto tagliare insieme a Berlusconi il nastro della mostra «Il Potere e la Grazia» a palazzo Venezia (ogni riferimento al passato è decisamente voluto). Che scena deprimente! Che spettacolo rozzo e indecoroso! Lei sapeva che «in quel giorno e in quelle ore», la Corte Suprema si sarebbe pronunciata e sapeva quali sarebbero state le reazioni di un uomo malato e fuori controllo (testimonianza della moglie), eppure non ha esitato ad aspettare e a rispettare la tempistica imposta da un giullare che da sempre ha identificato i suoi interessi con quelli del Paese.

Il presidente del consiglio, furibondo per non essere «più uguale degli altri», chiuso nel bunker insieme ai suoi disonorevoli dipendenti, sapendo che ormai non poteva sfruttare il tg1 minzoliniano, ormai fuori tempo massimo, ritarda volutamente l'apertura della mostra, costringendo lei ad aspettare i suoi comodi. Egli infatti varca la soglia di palazzo Grazioli, sede di meretricio istituzionale, nello stesso momento in cui inizia il tg4 di famiglia, consapevole che quelle primissime immagini avrebbero fatto il giro del mondo.

Come un cane, ferito all'improvviso, con uno stile da pescivendolo (con tutto il rispetto) più che da uomo di Stato, va all'attacco di tutti: lo tzunami della vergogna attraversa l'etere, una valanga di falsità e di fango schizza dappertutto: contro il Presidente della Repubblica, contro i Giudici Costituzionali (anche contro quei due con i quali ha condiviso una irrituale cena, prima della sentenza?), contro la guardia del corpo più alta di lui, contro la stampa, contro la televisione, contro la luna che si permetteva di sogghignare. Una scena invereconda.

«In quel giorno», il 7 ottobre 2009, la prudenza clericale e diplomatica avrebbe voluto che lei stesse defilato, magari in qualche cappella a pregare per la «serva Italia di dolore ostello / nave sanza nocchiere in gran in gran tempesta / non donna di provincie, ma bordello» (Dante, Purg. II, 6,76-78). Invece?… Invece, lei, sig. cardinale, stava lì, come un compare di nozze, accanto all'«utilizzatore finale» di prostitute a pagamento. Egli da solo ha calpestato tutti «i principi etici non negoziabili» con cui lei è solito pontificare; tutti i principi della dottrina sociale della Chiesa che ogni tanto lei rispolvera per darsi un contegno; tutti i valori etici per cui il Vaticano e la Cei avete anche organizzato una manifestazione di massa, il Family-Day, a cui ha partecipato anche il frequentatore di minorenni, divorziato e strenuo difensore della «famiglia», senza che nessuno lo accompagnasse in qualche strada adiacente; tutti i principi, i valori, le regole e il metodo che il papa predica e la Cei descrive nel documento «Educare alla legalità» (1991-2000), che avete abortito prima ancora che nascesse.

Tutto ha corrotto il Corruttore, anche le coscienza del popolo cattolico che, su vostra indicazione, lo vota in massa, senza nemmeno turarsi il naso. Lei stava lì come un protettore che mette il cappello sul proprio protetto, mandando un messaggio mediatico trasversale dentro e fuori i palazzi: Berlusconi è sotto la protezione del Vaticano e non si tocca, come lei aveva fatto con Giovanni Profiti, indagato a Genova e promosso a presidente dell'ospedale Bambino Gesù di Roma, di proprietà del Vaticano. Si direbbe che lei sia attratto dalla recidività: lei, infatti, va a braccetto di Berlusconi, nonostante sia corrotto, nonostante abbia corrotto, nonostante frequenti minorenni, nonostante favorisca e alimenti la prostituzione, nonostante sia evasore, nonostante sia piduista, nonostante sia Berlusconijad, nonostante abbia impoverito l'Italia dentro l'abbia umiliata fuori, all'estero, dove stampa ed economia chiedono a gran voce le dimissioni.

A lei, sig. cardinale, che gliene cale? L'importante è portare a casa, a costo zero, qualche legge che domani un altro governo eliminerà. Ah, la lungimiranza della diplomazia vaticana, un tempo mito ineguagliabile di accortezza serpentina, oggi ridotta a comparsa nel ridotto del berlusconismo, mito dell'anticristianesimo.

Il mondo ha visto che il presidente del consiglio, vergogna internazionale della Repubblica italiana, certo ormai del padrinaggio vaticano, ha osato dirle davanti a tutti che in quella mostra mancava un quadro: «quello di San Silvio da Arcore» e lei, con il sorriso di prassi (diplomaticamente ebete), è rimasto allampanato, incapace di infilargli una mano in bocca e strappargli la lingua. Lei annuiva, restando immobile, che è il top della diplomazia e della falsità proterva e bugiarda. Io non so se lei si sia reso conto del danno che ha provocato alla Chiesa universale e alla Chiesa che è in Italia in modo particolare.

Con la sua presenza «in quel giorno e a quell'ora», senza che Berlusconi ammettesse i suoi errori e chiedesse scusa agli Italiani e alle Italiane dei suoi comportamenti non privati, ma di presidente del consiglio in carica in luoghi protetti dal «segreto di Stato», lei ha posto la premessa formale per sette conseguenze inevitabili, che peseranno sulla sua coscienza e di cui dovrà rendere conto a quel Dio in cui dice di credere:

a) Lei ha avallato la tesi del presidente del consiglio che afferma di essere orgoglioso dei suoi comportamenti perché gli Italiani vogliono essere come lui. In questo modo lo propone a tutti come MODELLO. Lei insieme a Berlusconi, due giorni dopo una sentenza di un sovrano tribunale che lo giudica corruttore di giudici e nel giorno in cui la Corte Suprema lo spoglia della sua pretesa e mafiosa superiorità, rendendolo semplicemente cittadino tra i cittadini, autorizza tutti gli Italiani e le Italiane a imitarlo perché che altro significa la sua presenza se non la santificazione di un uomo perverso e del suo sistema d'impunità immorale?

b) Lei ha dato vigore e densità alla pazzia di un uomo che non esita a gettare la Nazione in una guerra civile pur di salvarsi da tutte le sue ignominie e dai tribunali, anche per fatti commessi prima che diventasse deputato e presidente del consiglio. Come nel 1929 fu solo il Vaticano a riconoscere il governo di Mussolini e la sua dittatura fascista, così nel 2009, esattamente dopo 80 anni, è ancora il Vaticano a togliere d'impiccio istituzionale un governo e un indegno presidente del consiglio condannato dal mondo intero.

c) Lei con questa sua presenza, «in quel giorno e in quelle condizioni», ha perso ogni dignità etica di parlare di mortalità e di spiritualità perché non ha esitato, sul modello della migliore tradizione mafiosa, a dire al mondo intero che un mafioso, amico dei mafiosi e protettore di mafiosi, corruttore, evasore (con tutto il resto), è protetto dalla Sacra Famiglia Vaticana. E' possibile che lei rappresenti uno Stato estero, è impossibile che possa, anche per sbaglio, rappresentare la Chiesa di Cristo.

d) Lei con la sua presenza a quella mostra ha assolto di fatto Berlusconi, all'insegna del «siamo pratici, ovvia!», rinnegando anche le condizioni etiche e sacramentali che la Chiesa impone ai poveri diavoli. Lei ha disonorato tutti i credenti che faticano giorno per giorno a conciliare quello che voi dite con le difficoltà della vita. Forse abbiamo sbagliato interpretazione del vangelo e correggerlo con «i ricchi li avrete sempre con voi», al posto di «i poveri li avrete sempre con voi». Personalmente ritengo che lei, in coscienza, non possa celebrare la Messa senza commettere sacrilegio e vilipendio della dottrina cattolica.

e) Lei apparendo accanto all'Indecenza personificata, non solo ne diventa complice e coartefice, ma autorizza centinaia e centinaia di persone credenti e non credenti a diffidare di una gerarchia collusa con il potere e il malaffare, esortando i molti che sono sulla soglia, invitandoli a lasciare la Chiesa, sbattezzandosi come atto formale, unica arma di autodifesa nei vostri confronti che ascoltate solo il richiamo del corrotto potere.

f) Lei ha dato l'avallo ai giorni tristi che ci attendono perché l'uomo è senza coscienza di Stato.

g) Lei è colpevole se le offerte dell'8xmille diminuiranno ancora e deve sapere che ne è stato e ne è la causa efficiente. Da alcuni anni le offerte diminuiscono sempre di più e sulla mia strada incontro sempre più persone che dichiarano di firmare per altre realtà religiose, perché non vogliono essere complici di una clero e di una gerarchia che ha tradito il Vangelo.

Come prete di strada, come credente nel Gesù del Vangelo e come cittadino che ama il suo Paese, senza esserne schiavo, mi permetta di dirle con chiarezza: lei non mi rappresenta più (veramente non mi ha mai rappresentato, nemmeno quando era vescovo di Genova) e sono fiero di rifiutare e ripudiare il suo modello e quello che lei propone, proteggendolo: il berlusconismo che è l'indecenza che corrompe la nostra Nazione e corrode il nostro futuro. Intanto il territorio, dilapidato dai condoni edilizi, si frantuma, i precari, i licenziati, i tre milioni di poveri che vivono con 222,00 euro, gli sfrattati e gli immigrati uccisi, tutti in coro ringraziano anche lei che, ora con certezza, «sappiamo da che parte sta».
Con disistima,
Paolo Farinella, prete
[ tratto da MicroMega ]


giovedì 15 ottobre 2009

Ignazio Marino, l'outsider, sta spopolando nel web... ma sarà sufficiente ?

L'outsider, Ignazio Marino, ha scandito il suo discorso attraverso diverse citazioni, da Tocqueville al cardinale Martini, da Che Guevara a John Fitzgerald Kennedy, da Anthony Giddens ad Aldo Moro. «Qualunque sarà il risultato del congresso», ha detto il senatore del Pd, «il mio ruolo è quello di contribuire a un rinnovamento radicale». A cominciare dai segmenti più compromessi della classe dirigente del partito. «Possiamo continuare ad accettare che le classi dirigenti di alcune regioni del sud, che non si sono mostrate all’altezza del loro mandato, siano ancora considerate come forze di riferimento irrinunciabili? Io credo che l’antipolitica sia da contrastare», ha concluso Marino, «ma dobbiamo iniziare da noi». L'accento sul rinnovamento viene replicato anche nell'analisi delle misure da adottare per rilanciare occupazione e opportunità. «In Italia più si invecchia più si guadagna, mentre in tutti gli altri paesi europei e occidentali la curva del reddito segue la naturale produttività della vita». A conferma della qualità del suo intervento, gli applausi che Marino ha raccolto da moltissimi delegati, sicuramente molti di più di quel 7 per cento di sostenitori della sua mozione.

[ tratto da L'Unità ]

martedì 13 ottobre 2009

Franceschini, il discorso più applaudito

Dario Franceschini ha fatto sicuramente il discorso più applaudito, sebbene solo il 37 per cento dei delegati fosse appartenente alla sua mozione. Il segretario uscente è stato l'unico dei tre a parlare a braccio, facendosi guidare da una scaletta preparata a casa durante la giornata di ieri. In apertura, una mano tesa ai suoi sfidanti: «Se il 25 ottobre avrò la fortuna di restare segretario, le prime due persone che chiamerò a lavorare con me saranno Bersani per le sue competenze economiche e Marino per le sue competenze scientifiche». Poi un passaggio applauditissimo sugli attacchi del premier alle istituzioni, e una grande difesa delle primarie, con una stoccata a Massimo D'Alema: «Sono stati proprio gli iscritti a chiedere il coinvolgimento degli elettori: i primi a rispettare il risultato saranno proprio gli iscritti che amano questo partito indipendentemente da chi sarà chiamato a guidarlo. Se sarò eletto non toglierò mai le primarie per la scelta del segretario». Molto chiaro sulle alleanze - «Non vorrei che il contrasto alla vocazione maggioritaria ci porti a diventare un partito a vocazione minoritaria» - anche Franceschini ha dedicato grande attenzione ai temi sociali .«La scelta più colpevole di questo governo è stata quella di aver pensato di affrontare la crisi occultandola, senza mettere in campo misure per affrontarla».

lunedì 12 ottobre 2009

Che sia SI' il SI' e NO il NO: la parole chiare e nette di Ignazio Marino

Ascoltate quanta lucidtà in queste idee della politica:

Voglio un PD capace di sostenere idee chiare e forti, efficaci nel rispondere alle paure delle persone e nel dare loro nuove speranze.
Non mi riconosco in questo PD che parla con tante voci quante sono le correnti.
Chi mi sostiene parla con una voce sola, dice si e no netti: si al contratto unico, al salario minimo garantito, al reddito di solidarietà;
NO al nucleare; no ai respingimenti e si a regole chiare per l’immigrazione; si alle unioni civili, si al testamento biologico.
SI' al diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia, si all’energia rinnovabile, si alle pari opportunità e al merito, si al rapporto diretto tra elettori ed eletti con primarie e collegi uninominali.

Queste sono le idee che ispirano la candidatuta di Igrazio mairno alla segreteria del PD: se ti ci ritrovi approfondisci la conocenza della mozione attraverso i video che abiamo pubblicato anche noi in questo blog ( cerca fra i post digitando marino ) e poi, il 25 ottobre dacci una mano per far valere queste idee votando MARINO alle primarie del PD






Ignazio Marino

MOIGE: Prossime iniziative per la tutela dei minori

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ripartono con impegno le attività del Moige: ad ottobre riprenderanno due importanti campagne di sensibilizzazione itineranti nelle scuole italiane. Al via nei primi giorni del mese il terzo tour di "Gioca a non fumare": la campagna, che mira a diffondere fra i ragazzi una corretta conoscenza dei danni provocati dal fumo, rappresenta un concreto strumento di prevenzione in quanto si rivolge ai bambini delle elementari, periodo importante durante il quale iniziano a radicarsi quelle abitudini che caratterizzeranno poi la persona nella fase adolescenziale e adulta. Gioca a non fumare, attraverso percorsi educativi semplici e coinvolgenti, incontrerà i bambini di 30 scuole di tutta Italia e distribuirà materiale di approfondimento utile sia agli alunni, che agli insegnanti e ai genitori.
Rivolto invece ai ragazzi delle scuole medie inferiori è "Non cadere nella rete": giunta al secondo anno, la campagna informativa vedrà gli esperti del Moige, al fianco degli agenti della Polizia Postale, recarsi in oltre 20 scuole medie incontrando in momenti diversi gli studenti e i loro genitori. Scopo della campagna, che gode del contributo di Symantec, è offrire ai ragazzi informazioni chiare e di semplice comprensione relative a un corretto utilizzo del web, per non cadere nella rete di cyber bulli e pedofili, e aiutare i genitori e gli insegnanti a colmare quel gap tecnologico che li separa dai ragazzi e che non permette loro di proteggerli nel modo giusto.

POLITICA: i tre candidati alla segreteria del Pd Bersani, Marino e Franceschini (Ansa)

il Pd, riparte la campagna per le primarie tra consensi e polemiche
La campagna per le primarie del Partiro democratico riparte tra i consensi e qualche polemica. Chiusa la Convenzione nazionale del partito di centrosinistra dove i 920 delegati hanno preso atto dei risultati della consultazione nei circoli in tutta Italia che ha visto Pier Luigi Bersani battere Dario Franceschini e Ignazio Marino nella prima manche della corsa alla segreteria, ora i tre candidati si affidano al giudizio delle Primarie del prosimo 25 Ottobre. Elette le commissioni Statuto e Codice etico, si apre infatti ufficialmente la campagna per il voto dell'ultima domenica di questo mese, a cui potranno partecipare anche i non iscritti. Solo i tre candidati hanno parlato dal palco davanti ai mille delegati dei circoli, per illustrare le loro proposte e la loro idea di partito.
Gli applausi per Franceschini e Marino -
Molto applauditi l'intervento di Dario Franceschini e anche quello di Ignazio Marino. Entusiasmo che ha suscitato le prime reazioni da parte della mozione Bersani: "solo un comizio domenicale". Le schermaglie dunque segnano l'avvio della seconda fase della campagna per l'elezione del nuovo segretario del Pd. Entro oggi verranno chiuse le liste collegate alle tre mozioni e con le quali si eleggeranno i delegati all'Assemblea nazionale. Organo che, a due settimane dalla consultazione popolare sarà chiamato a pronunciarsi su eventuali modifiche allo Statuto.
Standing ovation per Napolitano - Programma snello e asciutto, per i lavori della Convenzione con il saluto e il sostegno al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, standing ovation per lui dalla platea del Pd, alla quale qualche ora dopo il Capo dello Stato ha risposto con un messaggio di ringraziamento e un auspicio al confronto sereno tra gli schieramenti politici.
Difesa delle istituzioni e laicità dello Stato - I passaggi più applauditi dei discorsi dei tre candidati sono stati infatti proprio quelli dedicati alla difesa delle istituzioni dagli attacchi del presidente del Consiglio e della maggioranza. Il popolo Democratico ha apprezzato anche i riferimenti alla laicità dello Stato e alla necessità di una legge sul testamento biologico che non imponga scelte dall'alto. Da oggi riparte la campagna congressuale, l'appuntamento più atteso però sarà quello del 16 ottobre quando Bersani, Franceschini e Marino si confronteranno in pubblico e in onda su Youdem.tv.
12 ottobre 2009
[ fonte: Redazione Tiscali Notizie ]

domenica 11 ottobre 2009

Obama mi è sembrato di vederlo stamattina su Youdem

Stamattina, su youdem ho acceso e trasmettevano il discorso di Ignazio Marino... e man mano che ascoltavo mi convinceva sempre più: un discorso vero, entusiasmante, determinato, chiaro, di sinistra... non so se ce la farà, perchè le cose belle sembrano non doversi avverare subito... ma prima o poi anche noi avremo il nostro "Obama" e a me è sembrato di vederlo stamattina su Youdem !

mercoledì 7 ottobre 2009

20.47 - Berlusconi: «Non mi interessa cos'ha detto Napolitano»
«Non mi interessa quello che ha detto il capo dello Stato. Mi sento preso in giro e non mi interessa».

20.45 - Berlusconi: «La sinistra si è impadronita della Corte Costituzionale»
«Siamo assolutamente convinti, anche dopo questa sentenza, dell'indispensabilità dell'essere noi qui a salvaguardare l'Italia e gli italiani di fronte a questa sinistra che si è impadronita della Corte Costituzionale e che ha prodotto una sentenza assolutamente politica». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, prima di entrare a Palazzo Grazioli al termine della visita alla mostra 'Il potere e la grazia'.

20.37 - Napolitano: «Tutti sanno che sto dalla parte della Costituzione»
«Tutti sanno da che parte sta il presidente della Repubblica. Sta dalla parte della Costituzione, esercitando le sue funzioni con assoluta imparzialità e in uno spirito di leale collaborazione istituzionale». È quanto si legge in una nota diffusa dal Quirinale dopo che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti, ha detto tra l'altro: «Il capo dello Stato sapete da che parte sta...».

20.30 - Pd: «Inaccettabili le parole del premier»
Sono «inaccettabili» le parole del premier Berlusconi contro il presidente Napolitano e contro la Corte Costituzionale. Così i capigruppo del Pd alla Camera e al Senato, Antonello Soro e Anna Finocchiaro, hanno sintetizzato l'esito della riunione della segreteria allargata ai rappresentanti delle mozioni. Il Pd difende la Corte e la sentenza che «non è politica», nonchè il capo dello Stato, e sottolinea che dal pronunciamento della Consulta non derivano le dimissioni del governo, che devono avvenire in Parlamento su questioni politiche

20.16 - Berlusconi: «Viva Berlusconi»
«Queste cose qua mi caricano, agli italiani li caricano: viva gli italiani, viva Berlusconi». Così il premier Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti mente usciva da palazzo Grazioli, ha concluso il suo ragionamento sulla decisione della Consulta di bocciare il lodo Alfano.

20.10 - Napolitano: «E' la consulta a decidere sulla costituzionalità delle leggi»

20.03 - Berlusconi: «Rischio di alterare i poteri dello stato»
«Non posso non rispettare il responso della Corte Costituzionale nel quadro di un sistema democratico. Prendo atto tuttavia che questo sistema, soprattutto per le modalità con cui vengono eletti i membri della Corte, rischia di alterare nel tempo un corretto equilibrio fra i poteri dello Stato, i quali traggono tutti origine dalla sovranità del popolo». È la dichiarazione, diffusa da Palazzo Chigi, con la quale il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi commenta la sentenza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano. «La solidità di questo governo non è in alcun modo intaccata da questo pronunciamento - dice Berlusconi - nè tanto meno la mia volontà di proseguire con determinazione nel mandato ricevuto dal popolo e rinnovato in tutte le più recenti competizioni elettorali. Una volontà che si rafforza e che riceve ogni giorno il sostegno compatto e solidale della volontà politica della maggioranza che sostiene l'attuale governo». «Per il resto - conclude il presidente del Consiglio - non ho il minimo dubbio che le accuse infondate e risibili che ancora mi vengono rivolte cadranno sotto il vaglio di magistrati onesti, indipendenti e ossequienti alla legge e alla propria coscienza».

20.00 - Berlusconi: «Napolitano presidente di parte»
«Il Capo dello Stato sapete voi da che parte sta: abbiamo giudici della Corte Costituzionale eletti da tre capi dello Stato della sinistra che fanno della Consulta non un organo di garanzia ma un organo politico». Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti mentre usciva da palazzo Grazioli.

19.55 - Alfano annulla visita in Spagna

19.49 - Pd, riunione Bersani, Franceschini e Marino

19,39 - Berlusconi: «Vado avanti, la corte è di sinistra. Queste cose mi fanno un baffo».

19.30 - Fassino, Pd: «Berlusconi rispetti sentenza»
«Mi auguro ora che in Berlusconi e nella maggioranza di destra si accantoni definitivamente la teoria del complotto e prevalga la consapevolezza che le sentenze della Corte Costituzionale si rispettano». Lo ha detto Piero Fassino, deputato del Partito democratico. «D'altra parte Berlusconi ha tutta la possibilità di far valere le proprie ragioni in tribunale senza sottrarsi al rispetto di leggi che, come ha ribadito la Consulta,- ha concluso Fassino - devono essere uguali per tutti i cittadini».

19.10 - La notizia su tutte le tv straniere
Turisti incuriositi, calca di giornalisti italiani e stranieri (la Tv tedesca e francese, le principali agenzia di stampa internazionali), tutti assieme hanno da stamani atteso la sentenza sul lodo Alfano davanti alla Consulta. Molti gli stranieri in viaggio a Roma che, incuriositi dalle telecamere, hanno iniziato a fare delle foto ai giornalisti mentre qualcuno ha cercato di capire cosa stesse succedendo di così importante in Italia.

18.55 - Franceschini, Pd: «Ristabilita uguaglianza davanti alla legge»
La Consulta ha «ristabilito il principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge». Lo ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini. «Il supremo organo di garanzia del nostro ordinamento, la Corte Costituzionale - ha detto Franceschini a Montecitorio - ha semplicemente ristabilito il principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Tutti siamo uguali davanti alla legge - ha concluso - anche i potenti».

18.47 - Di Pietro, Idv: «Lo avevamo detto»
«Noi lo abbiamo detto subito, sin da quando ci riunimmo a piazza Navona in migliaia per gridare allo scandalo su questa legge che Berlusconi si è fatto per sistemare i suoi processi. Già allora, ci rivolgemmo al capo dello Stato per pregarlo di non firmare questo scempio di incostituzionalità e immoralità». Lo afferma il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando la sentenza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano. «Spero che da oggi, alla luce della decisione della Consulta - conclude - il presidente del Consiglio la smetta di fare leggi a proprio uso e consumo, si dimetta dall'incarico e vada a fare quello che da 15 anni si ostina a non voler fare: l'imputato.

18.42 - Donadi, Idv: «La Consulta ha bocciato non solo il Lodo ma una maggioranza che da 15 anni con arroganza e spregio delle istituzioni obbliga il Parlamento ad approvare leggi palesemente incostituzionali al solo scopo di garantire un'indebita impunità a Silvio Berlusconi», afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera Massimo Donadi. «Per questo - aggiunge - il governo ora ha il dovere morale di dimettersi e il presidente del consiglio di fare quello che qualsiasi altro italiano nelle sua condizioni dovrebbe fare: l'imputato. L'Italia dei Valori chiede che si vada subito ad elezioni»

18.42 - «Mi pare che la decisione metta un punto fermo e dica che senza una legge costituzionale Berlusconi e le alte cariche sono cittadini come tutti gli altri e sono tenuti a sottoporsi a giudizio. Berlusconi continui a fare il suo mestiere sapendo che deve andare a sentenza». Pier Luigi Bersani commenta così la decisione della Corte Costituzionale sul lodo Alfano.

18.38 - «La Corte Costituzionale ha riconosciuto la palese incostituzionalità del cosiddetto 'Lodo Alfano': viene così eliminato dal mondo giuridico il maldestro tentativo di violare, con legge ordinaria, il sistema costituzionale ed il fondamentale principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge», afferma Leoluca Orlando, portavoce nazionale di IDV, per il quale è stata così cancellata una legge «vergognosa». «L'Idv ha raccolto un milione di firme per eliminare una legge che oltre che incostituzionale è esempio di barbarie ed inciviltà etica e istituzionale. La sentenza della Corte Costituzionale - prosegue - rende inutile il referendum ma dimostra come fosse fondata l'indignazione dei cittadini, e come le perplessità espresse sulla firma da parte del Capo dello Stato avessero oltre che un fondamento etico, anche un fondamento giuridico e costituzionale»

18.37 - «La più alta corte italiana delibera che la legge che garantisce l'immunità al premier Berlusconi è incostituzionale»: con questa Breaking News la Bbc ha immediatamente ripreso il flash dell'Ansa. Anche Sky News britannica ha dato la notizia come flash. 18.38 - «Il presidente Berlusconi farà bene a prendere le valige e a cambiare aria». «Per l'Italia dei Valori è un buon giorno oggi. È la vittoria del diritto, dell'Italia dei Valori e di un milione di cittadini che hanno firmato per mandare gambe all'aria questa porcheria».

FACCIAMO IL PUNTO. Sono due i dibattimenti in cui è imputato a Milano Silvio Berlusconi e che devono ricominciare dopo la decisione della Consulta di dichiarare illegittimo il Lodo Alfano. Un terzo procedimento, quello cosiddetto Mediatrade è ancora in fase di indagini preliminari e il pm Fabio De Pasquale starebbe lavorando per redigere l'avviso di chiusura delle indagini che, di norma, prelude alla richeista di rinvio a giudizio. In fase di dibattimento si trovano il processo sulle presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi da parte di Mediaset che vedono imputati il premier e parte del management Fininvest e quello in cui Berlusconi è imputato per corruzione in atti giudiziari con l'avvocato inglese David Mills. In quest'ultimo processo la posizione del premier era stata stralciata e il dibattimento a suo carico sospeso per via del Lodo Alfano, ma i giudici della decima sezione del tribunale di Milano l'hanno proseguito per Mills che è stato condannato a quattro anni e sei mesi. Proprio venerdì, 9 ottobre, comincerà per l'avvocato inglese il processo d'appello in cui Berlusconi è stato chiesto come teste dalla difesa. Diversa la scelta dei giudici della Prima sezione del Tribunale che avevano il processo per tutti nella vicenda della compravendita dei diritti. In questo dibattimento, il premier e gli altri imputati sono accusati di una serie di reati societari per aver, nella ricostruzione dell'accusa, creato fondi neri 'gonfiandò i costi dei diritti. I giudici avevano accolto una contestazione suppletiva del pm de Pasquale relativa a una frode fiscale riferita agli anni 2000-2003 che ha portato allo slittamento in avanti della prescrizione di quattro anni, cioè al marzo del 2012. Nel processo Mills, Berlusconi è invece accusato di aver dato al legale inglese 600mila dollari perchè facesse dichiarazioni reticenti in due vecchi processi milanesi: All Iberian e quello sulla corruzione nella Guardia di Finanza. Il lodo Alfano, infine, avrà un riflesso anche a Roma, dove il gip dovrà decidere sulla richiesta di archiviazione di un procedimento nei riguardi del premier: Berlusconi è indagato per istigazione alla corruzione per un presunto tentativo di avvicinamento, a ridosso dell'approvazione della Legge Finanziaria del governo Prodi, di alcuni parlamentari della maggioranza per convincerli a passare con l' opposizione con l' obiettivo di far cadere il governo. Il gip aveva inviato gli atti alla Corte costituzionale, ritenendo che il lodo Alfano, per la sua formulazione, si applicasse anche alla fase del «procedimento» e non solo a quella del «processo» e pertanto violasse più principi costituzionali.

18.33 - Da Palazzo della Consulta è stato diffuso il seguente comunicato: «La Corte costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimità costituzionale poste con le ordinanze n. 397/08 e n. 398/08 del Tribunale di Milano e n. 9/09 del GIP del Tribunale di Roma ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione. Ha altresì dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale della stessa disposizione proposte dal GIP del Tribunale di Roma.

domenica 4 ottobre 2009

L' idea giusta ? Franceschini segretario, Bersani candidato premier

Penso che Franceschini come segretario del PD abbia ridato voce a tanti che attendevano delle proposte e delle iniziative concrete, capaci di ridarci una voce e un'identità di partito, ma anche di parlare a tanti che si sentivano demoralizzati e sfiduciati dalla politica: ecco perchè oggi rappresenta la miglior soluzione per un PD che deve ritrovarsi pronto alle prossime sfide senza fratture e contrasti.
Franceschini inoltre può garantire la più ampia base di consenso per ottenere una buona affermazione elettorale, perchè offre l'immagine più nuova e più vicina al futuro e capace di raccogliere consensi anche fra i giovani.
Di Bersani penso però che abbia mostrato abbondantemente una competenza, una autorevolezza, una credibilità politica che costituiscono una grande potenzialità di aggregazione da valorizzare e spendere per una coalizione di governo, ampiamente riconosciuto come leader ben oltre il PD.
Per questo mi sento di esprimere questa idea : Franceschini alla guida del PD, Bersani alla guida dell'italia... chi ci si ritrova mi faccia sapere rispondendo a quetso post... se riusciamo a coagulare un discreto consenso aprireri anche un gruppo su Fb.
Che ne pensate ?





Sara
[ Per ascoltare il bel discorso di lancio della campagna "generazione primarie" del 1 ottobre cerca su youtube.com: Franceschini generazione primarie ]

venerdì 2 ottobre 2009

Sollecito per la Gelmini: 23 "eroi" vittime innocenti.

Adesso mi auguro che la "carlogelminigaffeur" mandi subito una circolare alle scuole per effettuare un minuto di silenzio anche per questi 23 "eroi" morti di Messina, vittime innocenti di un disastro annunciato causato dall'uso sciagurato del territorio (costruzioni e licenze abusive, incendi e devastazioni dei boschi, manutenzioni inesistenti, uso di materiali scadenti, ecc.).

Renato Cipolla

Quando ti capita di avere un premier così ingenuo e credulone....

In molti da destra hanno criticato e ritenuto "indecente" aver ospitato la D'Addario ad Anno Zero, fra questi anche la imparziale seconda carica dello Stato certo Sen. Schifani ( cognome che è tutto un programma ).
Infatti la stessa si è definita "escort" e per le orecchie dei ben pensanti suona scandaloso in una trasmissione in prima serata ( specie se porta via audience alle TV concorrenti ) mentre è totalmente accettabile che, sempre in qualità di "escort" possa aver fatto trascorrere una serata amorosa al premier ( L'imperatore di cui parla la moglie stessa ) che, ingenuo e credulone come noi tutti sappiamo, nemmeno lontanamente si era immaginato che stesse con lui, grande adone settantatreenne, per interesse e per soldi... lui ha sempre pensato che le donne lo cercassero perché é bello, affascinante, amorevole e povero in canna e si sa le donne alla folgorazione amorosa non sanno resistere ( almeno dalle parti di Palazzo Grazioli e Villa Certosa )

Forse l'indecenza sta da qualche altra parte, Sig. Schifani e combriccola cantante ?
Forse sarebbe meglio non candidarle, le escort di cui vi vergognate in TV ?
Forse questa politica comincia davvero a fare Schif... ?

Ministro Gelmini, le spiego perché il problema è lei, la lettera di Piergiorgio Odifreddi

Una bella lettera di Odifreddi comparsa su "Il fatto quotidiano", il nuovo quotidiano di Padellaro e Travaglio. Per collegarti clicca sul titolo

Troppa tifoseria della base e poca saggezza dei vertici: rimboccarsi le maniche e ricostruire da "Zero"

Ieri sera mi ha colpito ad AnnoZero quella ragazza del pubblico che ha parlato per seconda. Non mi ha colpito perché fosse di destra, ci mancherebbe altro, ma per la sua aggressività, per il modo arrabbiato di manifestare la sua passione politica che non le ha permesso di farsi capire, di spiegare le sue ragioni. I suoi contenuti potevano anche essere giusti ma non ce li ha trasmessi preferendo utilizzare invettive, toni rissosi a difesa di non si sa bene quale valore esclusivo: perchè i valori espressi sono tutti condivisibili e condivisi anche dall' altra parte politica, ma questo non è accettabile. Oggi se non si creano barricate e non si urlano le differenze sembra di non saper essere abbastanza "politici". Ed è qui che voglio inserirmi con una riflessione: penso che questo clima sia molto diffuso e ne siamo un po' tutti responsabili, specialmente i più anziani, quelli cui ogni società affida il ruolo della saggezza, ma che sembra che in Italia si sia perso per buona parte sia a destra che a sinistra.
Questa è una società senza saggi ai posti giusti.
Credo che abbiamo creato parecchio danno alla democrazia se siamo tornati alle parti contrapposte che si combattono senza ascoltarsi, non sul merito ma sulla faziosità. La delegittimazione a priori è frequente ormai in ogni occasione di politico confronto, anche nei bar, anche per strada: una brutta parodia delle contrapposizioni politiche degli anni 70. Anzi anche peggio perché non si intravedono nemmeno gli ideali di fondo per i quali combattere: battaglie feroci non giustificate abbastanza da obiettivi nobili e riconosciuti.
Il prof. Onida, martedì sera, richiamava l'attenzione sul possibile errore che in Italia possa essere stato l'introduzione del bipolarismo: penso che abbia ragione, penso che questa forzatura ad estremizzare le proposte politiche su due fronti contrapposti abbia contribuito a questo imbarbarimento del confronto, a questa faziosità che non permette più di parlarci per trovare soluzioni ma solo per accusarci e aggredirci e fingere di poter offrire uan riscossa a questo apese che finq ui è stata ampiamente tradita.

giovedì 1 ottobre 2009

Inserimento a pettine: dopo il TAR anche il Consiglio di Stato dà ragione ai ricorsi ignorati dal Ministero.

Altro imperdonabile errore della "carlongelminigaffeur", la quale ha emanato lo scorso luglio una nota invitando gli Uff. Scol. Prov. e Reg. a non applicare le ordinanze del TAR procedendo alle assegnazioni delle immissioni in ruolo e delle supplenze annuali utilizzando le graduatorie di coda, in disprezzo ad ogni forma di giustizia.
Giorni fa, il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittimo il suddetto provvedimento che ha creato le cosiddette "code" nelle graduatorie ad esaurimento, bocciando sonoramente la "carlongelminigaffeur".
Il C.d.S. con la sentenza ha messo fine a questa vicenda che ha comportato iniquità e spreco di denaro pubblico. Adesso sarebbe opportuno che intervenisse la Corte dei Conti per far pagare di tasca propria alla "carlongelminigaffeur" i costi onerosi causati dal sommario e distorto uso degli uffici da lei diretti.
Saluti. Renato Cipolla

per leggere per intero l'articolo pubblicato da "La Repubblica.it / SCUOLA & GIOVANI" clicca sul titolo di questop post.

Ma mi faccia il piacere: AntiItaliano sarà lei...

Credo che il vero AntiItaliano sia proprio lui: IL PAGLIACCIO SILVIO, che sta affossando l'Italia, la cultura, i valori, la moralità, gli ideali che hanno reso grande la storia degli Italiani.
Credo che lo abbiano capito a sinistra, al centro e in buona parte della destra ( esclusi quei berluscones che gozzovigliano al tavolo del capo, e quei servitori sciocchi la furbacchioni che sperano di approfittare delle briciole che il capo lascia cadere di tanto in tanto ).
Il problema è come sbarazzarsene di questo fardello ormai pesante e ingombrante perfino per la Chiesa, notoriamente bonaria e accondiscendente con i poteri di turno. Siamo tutti rimasti vittime di un potere che abbiamo aiutato da destra a sinistra a concentrare nelle mani del manipolatore mediatico immaginando che non sarebbe mai arrivato ad abusarne così tanto.
Dicevano in molti destra o sinistra tanto sono uguali, e in questa falsa e ingenua rappresentazione abbiamo sacrificato davvero il presente e il futuro del nostro amato paese.

Pagine

Post più popolari