Nella lettura del libro di Thomas Gordon: Genitori efficaci -Educare figli responsabili- edizioni la meridiana partenze, mi hanno fatto molto riflettere alcuni passaggi che volevo condividere in questo blog:
-IL GENITORE COME CONSULENTE (pag 148 e 149)
Oltre a trasmettere i valori ai figli dandone l'esempio,i genitori possono usare un altro approccio per insegnare ciò che ritengono sia giusto o sbagliato.Infatti essi possono condividere con i figli le proprie idee,la propria conoscienza e la propria esperienza così come fa un consulente quando un cliente chiede le sue prestazioni.Ma bisogna fare attenzione a non fraintendere il ruolo del consulente.Un consulente efficace condivide invece di predicare,offre invece di imporre,suggerisce invece di esigere.Di importanza ancor più critica è il fatto che il consulente efficace,condivide,offre e suggerisce di solito non più di una volta.Il consulente efficace offre le proprie idee,ma poi lascia al cliente la responsabilità di accoglierle o rifiutarle.Se un consulente si comportasse come fanno molti genitori,il suo cliente lo informerebbe di non desiderare più le sue prestazioni.I giovani d'oggi congedano i propri genitori- informandoli di non desiderarne più le prestazioni- perché pochi genitori sanno comportarsi con loro come consulenti efficaci.
Questi,infatti,ammaestrano,raggirano,minacciano,ammoniscono,persuadono,implorano,predicano,moraleggiano,umiliano i figli nel tentativo di forzarli a fare ciò che ritengono giusto. Essi inviano insistentemente giorno dopo giorno messaggi educativi o moraleggianti e non concedono al figlio la responsabilità di accoglierli o respingerli,ma si assumono totalmente la responsabilità dell'apprendimento dei figli. L'atteggiamento della maggior parte dei genitori,in qualità di consulenti,è che il loro cliente deve accettare i loro suggerimenti,se il cliente non lo fa,essi sentono di aver fallito.I genitori sono colpevoli di volersi imporre. Non ci si può meravigliare se in molte famiglie i figli si rivolgono ai genitori con espressioni disperate quali:"Lasciami in pace","Non mi scocciare","So cosa vuoi,non c'è bisogno di ripetermelo ogni giorno","Piantala di dare lezioni","Adesso basta","Addio"......
I genitori che vogliono trasmettere le proprie convinzioni e i propri valori devono vigilmente individuare le resistenze ai loro insegnamenti,ed essere sensibili alle eventuali obiezioni dei figli. Se avvertite la presenza di resistenze,non dimenticate di impiegare l'ascolto attivo.Sarà uno strumento indiscutibilmente prezioso quando agirete da consulenti con i vostri figli......certamente potete provare a trasmettere ai figli i vostri valori,ma smettetela di imporli! Enunciate chiaramente i vostri valori,ma smettetela di volerli inculcare! Condivideteli liberamente,ma non predicate. Proponeteli fiduciosamente,ma non imponeteli. E poi congedatevi elegantemente e consentite ai vostri clienti di decidere se accogliere o respingere le vostre idee. E non dimenticate di utilizzare l'ascolto attivo! (nel libro vi è un'ampia spiegazione di ciò che significa e come si può applicare nelle varie situazioni l'ascolto attivo). Se agirete in questo modo, è probabile che i vostri figli torneranno a chiedere le vostre prestazioni.Potrebbero tenervi in considerazione in futuro convinti di poter ricorrere alla vostra utile consulenza.
-ACCETTARE CIÒ CHE NON POSSO CAMBIARE (pag149)
I lettori forse conosceranno già una famosa preghiera di cui io ricordo le seguenti parole:O Signore,concedimi il coraggio di cambiare ciò che posso cambiare;
La serenità di accettare ciò che non posso cambiare,
E la saggezza di riconoscere questa differenza
"La serenità di accettare ciò che non posso cambiare" è esattamente ciò di cui stiamo parlando,perchè ci sono molti comportamenti dei figli che i genitori semplicemente potrebbero non essere in grado di modificare. La sola alternativa consiste nell'accettare questo fatto.
-PREVENIRE I CONFLITTI MODIFICANDO SE STESSI (pag 152 )
...i genitori possono prevenire numerosi conflitti con i figli modificando alcuni dei propri atteggiamenti...Per molti genitori è assai più semplice accettare nuovi metodi per cambiare i figli e per modificare l'ambiente piuttosto che accettare l'idea di modificare se stessi...Tuttavia ogni genitore sa che nelle sue relazioni con il coniuge ,con gli amici,parenti,superiori e dipendenti giungono momenti in cui è lui a dover cambiare per prevenire seri conflitti o per mantenere relazioni sane. A tutti sarà capitato di modificare il proprio atteggiamento verso comportamenti degli altri;di riuscire ad accettare maggiormente i modi di fare degli altri cominciando a cambiare per primi il proprio atteggiamento verso i comportamenti altrui....
-CONCETTO DI SEPARATEZZA (pag 154)
Vi è sempre crescente motivo di sostenere che le relazioni sane sono quelle in cui ogni persona consente all'altra di essere separata . Quanto più si mantiene un atteggiamento separato,tanto meno si sente il bisogno di cambiare l'altro,di essere intolleranti nei confronti della sua unicità e di non accettare la diversità del suo comportamento...Devo sovente ricordare ai genitori questo concetto:"Avete creato una vita,adesso permettete a vostro figlio di viverla. Lasciategli decidere cosa vuole fare della vita che gli avete dato".
Gibran espresse magistralmente questo principio in Il Profeta:
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie dell'ardore che la Vita ha per se stessa.
Essi vengono attraverso di voi,ma non da voi,
e benchè vivano con voi,non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Poiche essi hanno i loro propri pensieri...
Potete sforzarvi di somigliare a loro,ma non cercate di farli somigliare a voi.
Poichè la vita non va indietro nè indugia su ieri.
-LA VOSTRA RELAZIONE PRIMARIA E' QUELLA CONIUGALE? (pag155-156)
...Soprattutto le madri si appoggiano pesantemente sui figli per ottenere soddisfazioni e piaceri che sarebbe più opportuno cercare nella relazione coniugale.Spesso questo porta a mettere i figli prima di tutto,a sacrificarsi per i figli o a contare pesantemente sul fatto che i figli riescano bene,a causa del grosso investimento dei genitori nella relazione genitore-figlio. Questi genitori sentono che i figli devono essere costantemente osservati,diretti,guidati,controllati,sorvegliati,giudicati,valutati. Per essi è incredibilmente difficile consentire ai propri figli di sbagliare o tentennare nella vita e ritengono doveroso proteggerli dagli insuccessi e corazzarli contro ogni possibile pericolo.
I genitori efficaci sanno mantenere con i propri figli una relazione più misurata. La loro relazione primaria è quella coniugale.I figli occupano sicuramente nella loro vita un posto significativo,ma quasi secondario,se non secondario,comunque non più importante del posto del coniuge.Questi genitori sembrano concedere ai propri figli molta più libertà e indipendenza...Il loro investimento non è solo sui figli,ma anche nel matrimonio. Il modo in cui i figli si comportano,o quanto realizzano,non è quindi un aspetto eccessivamente critico per loro .Sono presenti quando i figli ne hanno bisogno,ma non sentono l'urgenza di intervenire o di intromettersi nella loro vita se non sono i figli a chiederlo espressamente...I genitori che hanno una relazione coniugale insoddisfacente trovano assai difficile accettare i figli: essi hanno un eccessivo bisogno di ottenere dai figli le gioie e le soddisfazioni che mancano nella relazione coniugale.
Rita