... chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone
sabato 11 dicembre 2010
venerdì 10 dicembre 2010
Chi è Laura Puppato
mercoledì 1 dicembre 2010
Rispediamo a B. il suo libercolo.
Di seguito le indicazioni per disdire:
1. Collegarsi al sito del governo: http://www.governo.it/scrivia/scrivi_a_trasparenza.asp
2. Compilare i riquadri con i propri dati esatti: Nome, cognome, indirizzo, e-mail, città, oggetto.
3. All'oggetto si può scrivere: Diffida a spedirmi il libro "Due anni di governo".
4. Nella casella "Testo", copiare e incollare il seguente testo o altro a piacere:
Con riferimento all'annuncio del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di inviare ad ogni famiglia italiana il libro "Due anni di governo", mi preme comunicare che non desidero assolutamente riceverlo, essendo un mio diritto in base al Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, «Codice in materia di protezione dei dati personali», nella fattispecie articolo 7 comma 4b; chiedo inoltre che la spesa relativa che si risparmierà venga messa a disposizione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e/o della Scuola pubblica. Mi auguro che in un tempo in cui gli Italiani e le Italiane fanno sacrifici enormi e la disoccupazione interessa oltre 10 milioni di persone, il governo receda da questa insana e immorale iniziativa, spendendo denaro pubblico per pubblicità governativa. Saluti.
5. Inviare. Si riceverà una e-mail di "Ricevuta" alla quale non bisogna rispondere.
Mi auguro che queste e-mail siano milioni e che intasino il Governo finché non scoppia come una fogna maleodorante.
In subordine
Se qualcuno dovesse riceverlo lo stesso perché costoro se ne fanno un baffo delle leggi perché delinquenti dentro, fuori, accanto, sopra e sotto, RESISTIAMO ANCORA E SEMPRE RISPEDENDOLO AL MITTENTE A SPESE SUE (che poi sono sempre nostre).
giovedì 18 novembre 2010
Crollano le gite scolastiche.
Colpa dei tagli?
giovedì 4 novembre 2010
Voglio vedere Renzi E GLI ALTRI su YOUDEM domenica perchè PD e YOUDEM sono anche nostri.
"ROTTAMATORI" però è una sintesi giornalistica ingenerosa per questi ragazzi che vogliono costruire qualcosa di nuovo e non distruggere: anche l'UNITA' sappia dosare le parole e guardare dentro a questa realtà che si muove, fortunatamente nel PD, fra tanta inconsistenza di proposte e di identità !
Miope il tentativo di Bersani di togliere platea ai giovani convocando in contemporanea i circoli a ROMA, MIOPIA CHE CONFERMA LA NECESSITA' DI CAMBIARE.
Voglio vedere Renzi E GLI ALTRI su YOUDEM domenica perchè PD e YOUDEM sono anche nostri.
l'11 ottobre abbiamo pubblicato su questo blog l'informativa sull'iniziativa di Firenze, vi rimando a quella per saperne di più e vi invito a seguire questo week end quello che succederà a Firenze conb Renzi, Civati, Zingaretti e tante belle facce di questo nuovo PD, più la base li sosterrà più il tentativo di banalizzarli come un fenomeno da vetrina e da arrampicatori sarà vano.
martedì 2 novembre 2010
Quousque tandem, Berlusconi, abutere, patientia nostra?
Ma ora penso di poter esprimere una critica che va oltre il giudizio morale ed è squisitamente sul piano educativo, che è quello che più mi sta a cuore.
Avere contrapposto il piacere di guardare belle donne all'essere gay è davvero di una limitatezza culturale e di un livello diseducativo che mostra tutta la piccineria di chi lo ha espresso.
Con i ragazzi da anni e continuamente stiamo cercando di costruire una cultura del rispetto e della dignità che vede la persona, maschio o femmina, che sia, in quanto tale e non come sere oggetti di opposti desideri sessuali.
Un conto è la propria identità, orientamento, preferenza sessuale e un'altro la dignità che ogni persnao ha diritto di vedersi riconosciuta: nè le donne son lì per essere desiderate da qualcuno, né i gay esistono per discriminare le persone fra dignitose e non.
Questo concetto di civiltà e di rispetto umano è uno dei cardini di cui una educazione al passo con i tempi non può fare a meno: sentirsi smentiti da un quaraqqua qualunque ignorante e misero, che al merito di essere stato eletto non sa corrispondere con un adeguato senso di responsabilità civica ed educativa, fa male al cuore e fa gridare con Cicerone: Quousque tandem abutere, Berlusconi, patientia nostra? ( Fino a quando dunque abuserai della nostra pazienza? )
domenica 17 ottobre 2010
Cappella Sistina, ammiriamola on line
Grazie a Ottavio per questo contributo
Come riconoscere un'ictus cerebrale...
La maggior parte delle persone colpite da ictus non muore immediatamente ma è determinante cogliere i segni del problema dopo un evento sospetto come una caduta apparentemente accdentale .
Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio evitando conseguenze drammatiche.
Il trucco è riconoscere in tempo che si è tratta di ictus, evento acuto vascolare cerebrale.
Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictus cerebrale:
* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);
* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;
* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);
* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).
Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso per riuscire a diagnosticarlo e tratatre il paziente entro tre ore.
Più facciamo girare questi suggerimenti più abbiamo la possibilità di salvare qualcuno dalle conseguenze anche gravi dell'ictus
mercoledì 13 ottobre 2010
Ottobre alla LIBRERIA C.L.U.
14 ottobre ore 17.30.- Lettura animata per bambini "IL MANGIASOGNI" a cura di Domenico Madera
15 ottobre Ore 18.00.- Scuola per Genitori in collaborazione con Associazione Ment&corpo 6° incontro: Dr. A. Artegiani - "Cosa vuol dire saper amare un figlio" e Dr.ssa Sanavìo: " Il ruolo delle emozione nella relazione genitore-bambino"17 ottobre Ore 17.30.- "La memoria come rimedio al male": inchiesta sulla loggia P2. I relatori : Professor Bianco e Prof.Biscione.
21 ottobre ore 17.30.- Lettura dei racconti di Michael Ende per un pubblico di bambini e ragazzi
23 ottobreOre 17.00 - Laboratorio gratuito per bambini. - Massimo 25 bambini (per prenotarsi chiamare il 335/6267164)
24 ottobre 17.30- Pomeriggio in musica con Open Mic .Discussione su Bob Dylan a cura di Marco Coletti alle ore . In collaborazione con l'associazione "Vivere Corciano".
30 OTTOBRE ORE 17,30 CONFERENZA STORICA A CURA DEL PROF. FRANCESCO CAVALLUCCI: La "Disciplina etrusca e i patroni di Siena. Collegamenti a Perugia"
31 OTTOBRE ORE 17,00 FESTA DI HALLOWEEN IN LIBRERIA CON LETTURA ANIMATA DI DANIELE CELLI. I BAMBINI POSSONO VENIRE TRAVESTITI !!!!
lunedì 11 ottobre 2010
La Repubblica che vogliamo
http://www.facebook.com/#!/group.php?gid=157913440895991
c'è anche una pagina di Agorà Umbria per l'evento di Firenze, dove co si può iscrivere (oltre quella generale, indicata da Civati) se avete intenzione di venire; così noi umbri possiamo magari organizzarci per prenotazioni e car sharing: http://www.facebook.com/#!/event.php?eid=129861023732227.
La Prima è finita male, la Seconda non è nemmeno iniziata. Forse è meglio provare con la Terza Repubblica.
Ci vediamo a Firenze, dal 5 al 7 novembre 2010, presso la stazione Leopolda (si arriva con la metrotranvia dalla stazione di Santa Maria Novella).
Metafora ferroviaria, alla Calvino: se una notte d'inverno... finisse, finalmente. E si aprisse un'altra stagione.
Una Repubblica in cui la politica è una cosa tra le altre, non rinuncia al suo ruolo di guida, ma non si impone ai cittadini. Al contrario.
Una Repubblica in cui si ritrovi una misura e una credibilità, si punti al ricambio, si ridia voce agli elettori per scegliere i loro rappresentanti, provincia per provincia. Di stazione in stazione, appunto, con un'attenzione speciale per chi in questi anni è stato lontano dal potere.Una Repubblica in cui i parlamentari siano la metà e guadagnino come i sindaci di una città come Firenze, non tre volte tanto. Perché non si fa politica per fare soldi, in nessuna accezione del termine.
Una Repubblica fondata sul lavoro, come una volta, non sulla rendita e sulla speculazione. In cui si torni a investire dove serve, in cui si torni a ragionare su quello che ci attende, e non solo su quello che è appena accaduto.
Una Repubblica in cui ci siano regole che danno la libertà proprio perché sono rispettate. E perché sono comprensibili, però.
Una Repubblica aperta e rigorosa, ordinata, in cui se si dice no al nucleare, si presenta un piano energetico alternativo (che sarebbe anche l'unico): perché, come ha detto qualcuno, la patria è quello che capiterà a chi viene dopo di noi.
Una Repubblica in cui non si sprechi e si risparmi, dall'ambiente alla spesa pubblica.Una Repubblica in cui sia premiato il merito, perché però la scuola e le occasioni per crescere saranno alla portata di tutti.
Una Repubblica delle famiglie, a cominciare dalla casa in cui vivere.
Una Repubblica in cui i diritti non siano negati e i doveri non siano una domanda: «dov'eri?».
A Firenze «ci divertiremo seriamente», come abbiamo promesso di fare. Ascolteremo le voci dell'Italia che ci piace e di chi politica la fa bene, con gusto e con passione. E con la preparazione che ci vuole.
Matteo Renzi è promotore, riferimento e ospite di un momento politico partecipato e condiviso. Oltre mette a disposizione la propria struttura (unica espressione del politichese che ci permettiamo) per rendere più gradevole e democratica la partecipazione di tutti.
Vi chiediamo di far pervenire il vostro contributo entro il 24 ottobre, in tutte le forme conosciute: buone pratiche, idee, progetti e suggestioni. Anche un piccolo contributo economico, perché nella Terza Repubblica ci saranno meno rimborsi elettorali, ma ci vorrà l'aiuto di tutti e le idee dovranno essere sostenute.
Per parte nostra, l'unica cosa che faremo sarà quella di mettere tutti nelle condizioni di partecipare, intervenire, discutere. «Alla pari», senza precedenze, né candidature da lanciare, né cordate da sostenere.
Ci rivolgeremo, perciò, a tutte le tribù democratiche e progressiste del Paese.
A voi chiediamo soltanto di venire e di replicare, in futuro, questo appuntamento. Perché le stazioni sono tante, diffuse in quasi tutto il Paese. E le idee corrono sulla rete. E vorremmo abbonarci a un'Italia diversa, rinnovata. La prossima: vicina, solidale, nuova e, a suo modo, rivoluzionaria.
C'è l'evento Facebook (potrebbe non esserci?), c'è l'email a cui chiedere informazioni, ci saranno alberghi convenzionati, per tutte le tasche. Ci sarà Firenze, la sua cultura e la sua bellezza. Ci sarà molto spazio (anche fisicamente, intendo) per presentare le proprie idee. Ci sarà la politica. Quella che saremo in grado di esprimere.
lunedì 4 ottobre 2010
Non accetteremo più che facciano a modo loro: un popolo c'è e non può più essere ignorato
venerdì 1 ottobre 2010
la Newsletter di oggi di IGNAZIO MARINO
è ancora la politica traballante e tremolante di questo Governo a tenere banco in questi giorni. Questioni di numeri e compravendite di parlamentari davvero indegne di questo Paese. Ho ascoltato con attenzione il discorso del presidente del Consiglio al Senato, i suoi accenni all'agenda bioetica mi hanno lasciato allibito: questa maggioranza non ha ancora capito che la guida di questo Paese non può essere il Corano o il Talmud, il riferimento è (e resta) la laicità della nostra Costituzione. Il capo del partito dell'amore anni fa ci promise che avrebbe trovato una cura per il cancro, oggi ci dice come curare i nostri pazienti: se non fosse tragico, sarebbe comico.
Non è possibile che la legge sul testamento biologico la scriva chi vince le elezioni. Non è una maggioranza politica a dover scegliere le migliori terapie per un paziente, ma è l'ammalato insieme alla propria famiglia e al proprio medico.
Intanto, il Partito Democratico alla Direzione del 23 settembre ha cercato un chiarimento per superare una crisi politica, più giornalistica che reale. Il chiarimento c'è stato, ora cerchiamo di ricordare che alle persone non interessano affatto le nostre beghe interne e le nostre inquietudini. Allora basta con i 'rottamatori', con i turchi giovani e vecchi, con i documenti e i pacchi dono. Il Pd deve rafforzare la squadra con metodo collegiale, con maggiore democrazia interna e trasparenza ma soprattutto servono contenuti concreti. Le mie priorità sono: lavoro, scuola e sanità pubblica, sud e legalità, cultura, diritti e ambiente.
Settembre è stato il mese della sanità, della scuola e dell'università. Purtroppo non per evoluzioni positive o investimenti in sviluppo, ma per le giuste proteste di precari e ricercatori, oltre ai tragici allarmi arrivati dalle sale operatorie di diversi ospedali al Nord e al Sud.
Scuola e Università. I tagli, le riforme programmate e attuate senza averne ancora le risorse, testimoniano che questo Governo non agisce in stato confusionale, ma ha un progetto preciso: distruggere tutto quello che ci rende uguali, a partire dalla scuola e dalla sanità pubblica.
Sul fronte specifico dell'università, e' giusto far sapere all'Italia che buona parte dell'insegnamento universitario ricade sulle spalle dei ricercatori. La riforma Gelmini 'senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica' (ripetuto 11 volte nel DDL), cioè senza investimenti nel settore in cui tutti gli altri paesi investono, articola la docenza in ordinari e associati, ma dimentica di attribuire lo status di docenti ai ricercatori, che invece potranno essere inquadrati, per ben 6 anni, con contratti a tempo determinato senza certezza alcuna sull'immissione in ruolo. Infatti, la cosiddetta tenure track è legata all'esistenza e l'assegnazione di risorse economiche dedicate.
Sanità. Nel nostro Servizio sanitario nazionale la maggior parte dei medici, delle infermiere e delle ostetriche, ogni mattina e ogni notte si reca in ospedale con l'idea di essere d'aiuto alle donne che si rivolgono al nostro sistema pubblico. Purtroppo singoli eventi, a partire da quello della inaccettabile lite in sala parto a Messina, conclusasi con una mamma che ha rischiato di morire dissanguata ed ha perso l'utero e un bambino con evidenza di danni cerebrali, gettano sul lavoro di tanti, discredito e ombre. Ci sono tre punti, a mio parere, su cui è importante agire: la regolazione dell'attività intramoenia (esiste già una legge, ma il Governo ne ha posticipato l'applicazione al gennaio 2013); la verifica del rispetto dei protocolli (se avessimo un garante della salute di nomina non politica, tanti incidenti si potrebbero evitare) e, infine, dal punto di vista operativo, la distinzione in sala parto tra medico di guardia e medico curante (basterebbe un'ordinanza del Ministero della Salute).
sabato 11 settembre 2010
«Sarai sempre il nostro Angelo»
«Sarai sempre il nostro Angelo» a Pollica/Acciaroli la gente saluta caramente il suo sindaco-eroe. Spero tanto che per un faro che si spegne tanti altri falò si accendano per illuminare e scaldare gli Italiani, un popolo che è ora che ritrovi quella dignità e quell'amor proprio necessari per ricostruire o spessore morale di questo paese dopo lo tzunami Berlusconi.
E per una specie di contrappasso ci troviamo costretti ad accettare un così vergognoso premier che invece di andare a onorare un grande esempio di virtù civica come Angelo Vassallo va in Russia a sputtanare davanti a tutti il paese che ancora, nostro malgrado, si onora di governare disonorandolo in ogni occasione e ogni contesto internazionale. Che vergogna, che amarezza.
E' veramente questa l'Italia: eroi e approfittatori che si rincorrono in un teatrino assurdo... soltnato che i primi quasi sempre soccombono perché i secondi non se ne fregano di proteggerli adeguatamente: sconforto o speranza... decidete voi...
martedì 31 agosto 2010
un video del tg3 linea notte sulle nuove povertà
giovedì 26 agosto 2010
Draquila, il film che racconta le resposabilità governative sul caso L'aquila e dintorni
TonY
Il trailer del film
L'idea di Civati per un politica del risveglio
Faccia pulita, meno giovane di quanto possa sembrare numero due dello schieramento di Ignazio Marino, secondo me è un'ottima scelta pe run cambiamento reale.( per leggere l'articolo clicca sul titolo )
martedì 24 agosto 2010
Primarie: l’ipotesi Zingaretti piace a molti | Il Fatto Quotidiano
mercoledì 4 agosto 2010
Quei soldi maledetti - Corriere della Sera
L’ultima stima di qualche anno fa che ho sott’occhio contabilizza il Pil, il Prodotto interno lordo, del mondo in 54 trilioni di dollari, mentre gli attivi finanziari globali risultano quattro volte tanto, di addirittura 240 trilioni di dollari. Oggi, con i derivati e altre furbate del genere, questa sproporzione è ancora cresciuta di chissà quanto. E questa sproporzione non solo è di per sé malsana ma modifica la nozione stessa di sistema economico, di economia.
Semplificando al massimo, da un lato abbiamo una economia produttiva che produce beni, che crea «cose», e i servizi richiesti da questo produrre, e dall’altro lato abbiamo una economia finanziaria essenzialmente cartacea fondata su vorticose compravendite di pezzi di carta. Questa economia cartacea non è da condannare perché tale, e nessuno nega che debba esistere.
Il problema è la sproporzione; una sproporzione che trasforma l’economia finanziaria in un gigantesco parassita speculativo la cui mira è soltanto di «fare soldi », di arricchirsi presto e molto, a volte nello spazio di un secondo. Gli economisti «classici » facevano capo all'economia produttiva; oggi i giovani sono passati in massa all’economia finanziaria. È lì, hanno capito, che si fanno i soldi, ed è in quel contesto che l’economia come disciplina che dovrebbe prevedere, e perciò stesso prevenire e bloccare gli errori, si trasforma in una miriade dispersa di economisti «complici» che partecipano anch’essi alla pacchia.
È chiaro che in futuro tutta la materia dell’economia finanziaria dovrà essere rigorosamente regolata e controllata. Ma anche l’economia produttiva si deve riorientare e deve cominciare a includere nei propri conti le cosiddette esternalità. Per esempio, chi inquina l’aria, l’acqua, il suolo, deve pagare. Vale a dire, tutto il sistema di incentivi va modificato. La dissennata esplosione demografica degli ultimi decenni mette a nudo che la terra è troppo piccola per una popolazione che è troppo grande.
Ma anche su questa sproporzione gli economisti non hanno battuto ciglio. Anzi, per loro stiamo andando di bene in meglio, perché tanti più bambini tanti più consumatori e tanti più soldi. Il loro «far finta di non ricevere», di non vedere, è così clamoroso da indurre Mario Pirani a chiedersi (su Repubblica) se gli economisti abitino sulla terra o sulla luna. Io direi su una luna che è due volte più grande della terra. Ma qui cedo la parola a Serge Latouche, professore alla Università di Parigi, economista eretico ma anche lungimirante. Latouche ha calcolato che lo spazio «bioproduttivo » (utile, utilizzabile) del pianeta Terra è di 12 miliardi di ettari. Divisa per la popolazione mondiale attuale questa superficie assegna 1,8 ettari a persona. Invece lo spazio bioproduttivo attualmente consumato pro capite è già, in media, di 2,2 ettari.
E questa media nasconde disparità enormi. Se tutti vivessero come i francesi ci vorrebbero tre pianeti; e se tutti vivessero come gli americani ce ne vorrebbero sei. La morale di questa storia è che già da troppo tempo siamo infognati in uno sviluppo non-sostenibile, e che dobbiamo perciò fare marcia indietro. Latouche la chiama «decrescita serena». Serena o no, il punto è che la crescita continua, infinita, non è obbligatoria. Oramai è soltanto suicida.
Giovanni Sartori
25 giugno 2010
giovedì 15 luglio 2010
... E Bersani: tenete i nervi saldi !? MA CON TUTTO STO CASINO ATTORNO....
Bersani in USA in un momento così delicato e tutto il PD ancora abbarbicato all'idea che l'opposizione vada ancora fatta in Parlamento dove sono 100 voti sotto. Tutt'attorno la nave brucia e loro ancora pensano di poter convincere il Capitano a spegnare l'incendio quando è stato lui ad attizzare e alimentare il fuoco: dagli USA ci invita a dovere i nervi saldi: ma a chi parla ? Lui che dovrebbe far insorgere una coscienza critica nel suo popolo e chiamarlo alla riscossa con una mobilitazione popolare fatta con manifesti denuncia per far sapere a tutti, con cortei di protesta, non importa quanto numerosi ma importerebbe farli per fare notizia attorno alla scuola ( bella quella testimonianza degli esami universitari notturni, che il PD ha tranquillamente schivato figuriamoci se la poteva cavalcare ), comizi di piazza oggi, ora, no solo quando devono chiedere i voti.
Loro invece che fanno: provano a convincere questi galantuomini di governo a farsi da parte, perché capiscano che non è "GIUSTO" restare al potere.... ma cosa stanno dicendo ?
Ecco io penso che questa crisi è la più grande crisi politico-istituzionale che abbiamo mai conosciuto perché siamo alla sbando: abbiamo una classe dirigente impresentabile e una opposizione inesistente, che non sa fare il proprio ruolo, che è lontana dal popolo che palpita di rabbia per non sentirsi rappresentato mentre la maggioranza gozzoviglia alla faccia degli onesti.
CARO PD ASPETTIAMO CON TREPIDAZIONE CHE TU FACCIA UN PASSO E QUESTA VOLTA NON FALSO PERCHE' SIAMO SULL'ORLO DEL PRECIPIZIO, forse sta volta o la va o la spacca, il Paese non ne può più.
vogliono sopprimere la ricerca... per toglierci il futuro
cliccando sul titolo entrate nel blog di RETE RICERCA PUBBLICA, nato per difendere la ricerca
mercoledì 14 luglio 2010
sta a noi saper scegliere le battaglie inevitabili
martedì 13 luglio 2010
Opposizione facci sognare una nuova primavera
<< Bersani dichiara stiamo cercando un'Alternativa !Ehi, sveglia l'alternativa saresti Tu ! >>.E' vero che la situazione è tutt'altro che ilare ma la battuta serve a riflettere e vorremo che davvero questo PD capisse il proprio mandato in questo frangente in cui pare stiano emergendo cose che immaginavamo ma che ancora non avevamo scoperto.
Il danno è grosso perchè non è solo un fatto politico ma è una sicurezza morale che va in crisi, che va in pezzi... e la ricaduta di credibilità e di fiducia delle nuove generazioni nella attuale classe dirigente, che poi è costituita dalla generazione dei propri genitori e dei propri nonni è di una portata inimmaginabile.
Spero solo che qualcuno lo intuisca e si candidi per una vera rinascita. Non possono bastare certo inquirenti e indagini occorre sapere cosa fare dataa la condizioen di sbando di chi ci governa.
Non abbamo bisogno di sostenere stampelle Casiniane al governo perchè la barca non può salvarsi senza un vero colpo di remi. Non sarà facile evitare il rischio del colpo di coda finale di questa classe dirigente che pur di salvarsi sarebbe pronta a tutto. L’opposizione non può non capirlo e deve darci il segnale che lo intuisce e che può farlo evitando di prestarsi ai giochetti tattici di palazzo perchè noi tutti , fuori, italiani per bene, ci aspettiamo altro, ci aspettiamo di ripartire con fiducia a ricostruire, tolte la macerie di questo terremoto, l'Italia che ci merittiamo per noi e per i nostri figli !
domenica 11 luglio 2010
L'ennesimo politico beccato a farsi di coca
L'ennesimo politico beccato a farsi di coca, al di là dei Trans, dimostra ancora una volta quanto sia precario il legame fra impegno politico-istituzionale e sociale e adeguatezza dei comportamenti. E' una classe dirigente in toto che sta facendo acqua e si mostra sempre meno credibile sul piano della testimonianza e del modello di riferimento sociale ed etico. Ne usciremo ? Credo che ricette facili e rapide non ce ne siano, occorrerebbe ricominciare dalla base seminando senso di responsabilità, misura e compostezza dei costumi, ricostruzione di riferimenti valoriali di tipo esistenziale non di "morale" comune formale e non sostanziale, di ricerca dei significati profondi capaci di far apprezzare le cose che contano davvero nella vita imparandola a gestire senza farsi gestire da essa.
sabato 10 luglio 2010
venerdì 2 luglio 2010
... E NOI LO VOGLIAMO FAR SAPERE !
Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho piy fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che far`presente quanto le ho detto a chi di dovere.
Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, h tutto a posto. Mi dice di amare la mia citt`, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne h rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio ll. Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa ha la mia città oggi. Ed io lo faccio. Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, perr, i ladri ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati ll a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla.
Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato non versa ai cittadini senza casa, che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago, in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un appartamento in via Giulia, a Roma. La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la vita delle persone che abitano ll. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo. Le racconto di una citt` che muore. E lei mi risponde, con la voce che le trema. " Non h possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare cosl. Chiamate i giornalisti televisivi.
Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo."
giovedì 1 luglio 2010
Se hai 5 minuti da spendere bene e non da perdere leggi questa lettera: "Per chi ha figli e per chi non li ha".
Questa lettura che vi porerà via 5 minuti ma saranno spesi bene, indispensabili per rilfettere, fare i punto: una mamma italiana ha scritto alla Gelmini dando a tutti una grande lezione utile per chi ha figli e per chi non li ha. Buona lettura
Gentile Ministro Gelmini,
l'altro giorno, leggendo la sua intervista sul Corriere della Sera, in cui dichiarava che l'ASTENSIONE OBBLIGATORIA DOPO IL PARTO è un privilegio, sono rimasta basita.
Che lei fosse poco ferrata sui problemi dell'educazione, non era necessaria la laurea in pedagogia, che io possiedo e lei no, o i tre corsi post laurea, che io possiedo e lei no, visto quello che sta combinando alla scuola statale. Ma almeno speravo avesse competenze giuridiche, essendo lei avvocato ed io no.
Certo, dato che lei, ora paladina della regionalizzazione, si è abilitata in "zona franca" (quel di Reggio Calabria), perché più facile (come da lei con un'ingenuità e candore imbarazzante affermato), lo si poteva supporre. E allora, prima le faccio una piccola lezione di diritto e poi parliamo d'educazione. L'astensione dopo il parto, sulla quale lei oggi con tanta leggerezza motteggia, è definita OBBLIGATORIA ed è un diritto inalienabile previsto da quelle leggi, per cui donne molto più in gamba di lei e di me, hanno combattuto strenuamente, a tutela delle lavoratrici madri.
Discorso diverso è il congedo parentale, di cui si può fruire, dopo i tre mesi di vita del bambino, per un totale di 180g, solo in parte retribuiti integralmente. Ovviamente per persone come lei, con un reddito di oltre 150.000 euro l'anno, pari quasi a quello del governatore della California Arnold Schwarzenegger, discutere di retribuzione, in questo caso più che un privilegio, è un'eresia.
Ovviamente lei non può immaginare, perché può permettersi tate, tatine, nido "aziendale" al ministero, ma LA GENTE NORMALE, che lei dice di comprendere, ha a che fare con file d'attesa interminabili per nidi insufficienti e costi per baby-sitter superiori a quelli della propria retribuzione.
Voglio dirle una cosa però, consapevole che le mie affermazioni susciteranno più clamore delle sue, DA PEDAGOGISTA E DA ESPERTA, affermo che fruire dell'astensione OBBLIGATORIA oltre che un DIRITTO è anche un DOVERE, prima di tutto morale e poi anche sociale.
Come vede ho più volte sottolineato la parola OBBLIGATORIA, che già di per se dovrebbe suggerirle qualcosa. Ma preferisco spiegarmi meglio, anche se è necessaria una piccola premessa doverosa.
Lei come tante donne, crede che l'essere madre, anche se nel suo caso da pochi giorni, le dia la competenza per parlare e pontificare su educazione e sviluppo del bambino, ai quali grandi studiosi hanno dedicato anni e anni di studio. In realtà, per dibattere sulla pedagogia, oggi chiamata più propriamente SCIENZE DELL'EDUCAZIONE, bisogna avere competenze specifiche, che dalle sue dichiarazione lei non sembra possedere.
Le potrei parlare della teoria sull'attaccamento di Bowlby, dell'imprinting e di etologia, ma non voglio confonderle le idee e quindi ricorro ad esempi più accessibili.
Basta guardare il regno animale per rendersi conto come le femmine di tutte le specie non si allontanano dai cuccioli e dedicano loro attenzione massima e cura FINO ALLO SVEZZAMENTO Non è una legge specifica relativa agli umani, ma della natura tutta. Procreare, infatti, implica delle responsabilità precise, è una scelta di vita, CHE SE CAMBIA IL COMPORTAMENTO ANIMALE, A MAGGIOR RAGIONE CAMBIA LA VITA DI UNA DONNA.
Sbaglia chi crede che l'arrivo di un figlio, non comporti cambiamenti nella propria vita. Un bambino non chiede di nascere, fare un figlio non è un capriccio da togliersi, ma una scelta di servizio, di dono di se stessi e anche del proprio tempo. Non sono i figli che devono inserirsi nella nostra vita, siamo noi che dobbiamo cambiarla per renderla a loro misura. Se non facciamo questo, potremmo fare crescere bambini soli, senza autostima e con poca sicurezza di sé. Bambini affamati di attenzioni, perché non gliene è stata data abbastanza nel momento in cui ne avevano massimo bisogno, cioè i primi mesi di vita. L'idea che non capiscono niente, che non percepiscono la differenza ad esempio tra un seno materno e un biberon della tata, è solo nostra. Ciò non vuol certo dire che tutti bambini allattati artificialmente o che tutti bambini con genitori che tornano subito a lavoro, saranno dei disadattati. Ma bisogna fare del nostro meglio per farli crescere bene, come quando in gravidanza assumevamo l'acido folico, per prevenire la "spina bifida".
I bambini hanno nette percezioni, già nel grembo materno. L'idea, che se piangono non si devono prendere in braccio "perché si abituano alle braccia", è un luogo comune.
Le "abitudini" arrivano dopo i 6 mesi, fino ad allora è tutto AMORE. Non è un caso che studi recenti, riabilitano il co-sleeping, (dormire nel lettone) e i migliori pediatri sostengono la scelta dell'allattamento a richiesta. Il volere educare i bambini inquadrandoli come soldati, già dai primi giorni di vita, non solo é antisociale, perché una generazione cresciuta senza il rispetto dei suoi ritmi di crescita può essere inevitabilmente compromessa, ma è un comportamento al di fuori delle più elementari regole umane e naturali.
Poi è anche vero che per molte donne, tornare a lavorare subito dopo il parto sia una necessità assoluta. Ma per questo problema dovrebbe intervenire adeguatamente lo Stato e non certo con affermazioni come le sue.
Mi rendo conto che il suo lavoro le permette di lasciare la bambina, rilasciare interviste di questo tipo (di cui noi non sentivamo la necessità) e tornare con comodo da sua figlia. Ma ci sono lavori che richiedono tempi e una fatica fisica e mentale che lei non conosce. Tempo che sarebbe inevitabilmente tolto ad un neonato che ha bisogno di una mamma "fresca", che gli dedichi la massima attenzione.
Noi donne infatti, se spesso per necessità ci comportiamo come Wonder Woman, poi siamo colpite da sindrome di sovra affaticamento.E non è vero che è importante la qualità e non la quantità:
- perché la qualità del tempo di una mamma da pochi giorni, che rientra nel tritacarne della routine quotidiana, aggiungendo il carico della gestione di un neonato, può essere compromessa.
- perché un bambino non dovrebbe scegliere tra qualità e quantità, almeno nei primi mesi, dovrebbe disporre di entrambe le cose.
Per non parlare poi del fatto, che se un genitore non può permettersi qualcuno che tenga il bambino nella propria casa, nel corso degli spostamenti, lo espone, con un bagaglio immunologico ancora carente, alle intemperie o alle inevitabili possibilità di contagio presenti in un nido. Infatti, è scientificamente provato che i bambini, che vanno al Nido troppo presto, o che non vengono allattati al seno, sono più soggetti ad ammalarsi, con danno economico sia per le famiglie che per il sistema sanitario.
Poi per carità, si può obiettare, che ci sono bambini che si ammalano anche in casa, o come succede anche ai bambini allattati al seno, ma è come dire ad un medico, che giacché si è avuto un nonno fumatore campato 100 anni, non è vero che il fumo fa male.
Bisogna dunque incentivare i comportamenti da genitore virtuoso, anche con la consapevolezza che i bambini non sono funzioni matematiche, ma si può fare molto, per favorire una crescita armoniosa, già dalla prima infanzia, se non addirittura durante la gravidanza.
E allora le domando Ministro, di svolgere il suo ruolo importante istituzionale con maggiore serietà, cercando di evitare affermazioni fuori luogo come questa, o come quella secondo cui "studiare non è poi così importante", prendendo Renzo Bossi come esempio.
Si dovrebbe impegnare di più nell'analisi dei problemi, per evitare valutazioni errate e posizioni dannose per lei, per gli altri e per il Paese.
Perché forse qualcuno potrebbe aver pensato che tutto sommato il suo era un ministero poco importante, che se guidato da un giovane ministro senza competenze specifiche, "non poteva arrecare grossi danni", soprattutto obbedendo ciecamente ai dettami del Tesoro, ma lei con la sua presunzione di voler parlare di cose che non conosce, sta contribuendo a minare il futuro di un'intera generazione.
Un'ultima cosa, lei che di privilegi se ne intende bene, essendo un politico, la usi con maggiore pudore questa parola.
05-05-10 Rosalinda Gianguzzi
lunedì 28 giugno 2010
ATTENTI CHE QUESTI CI VENDONO LA TERRA SOTTO I PIEDI
Il decreto prevede di valorizzare anche a costo di alienazione purchè gli introiti contribuiscano a ridurre il debito... e quello che non vendono per intero lo possono concedere favorendo speculazioni edilizie. I beni diventano così patrimonio non più dello stato ma degli enti locali che decidono su di essi come ritengono opportuno ( da notare che il 76% die beni inventariati a questo scopo è sito da Roma in sù ).
E' incredibile: dilapidano il nostro paese pur di far cassa ( e intanto sperperano soldi con le spese correnti ministeriali che aumentano continuamente ) !
OCCHIO, ragazzi !! Che loro passano ma restano i nostri figli a piangere il disastro subito.
Gli appetiti si sono già accesi su numerose proprietà territoriali, bellezze paesaggistiche e siti storici d valore inestimabile ( ma da loro già ben stimato )
isola di Santo Stefano nell’arcipelago Pontino
alcune vette delle Dolomiti
il Museo di Villa Giulia ( che hanno già stimato per 4 milioni e mezzo di euro )
l’archivio di Stato di Trieste ( stimato per 5 milioni )
l’archivio della Corte dei Conti di Roma ( stimato 67 milioni )
l’intero Idroscalo di Ostia ( stimato 6 milioni e 700mila euro )
seguono
la spiaggia del lago di Como
gli isolotti prospicenti Caprera
ex caserme
fari
interi palazzi
l’area del mercato romano di Porta Portese
mercoledì 23 giugno 2010
VIOLENZA SESSUALE "LIEVE" AI MINORI: ECCO I NOMI DEI SENATORI
Si erano inventati un emendamento proprio carino.
Zitti zitti, nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilatol'emendamento 1707, quello che introduceva il termine di "Violenza sessuale di lieve entità" nei confronti di minori.
Firmatari, alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l'abolizione dell'obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se - appunto - di "minore entità".
Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale "di lieve entità" nei confronti di un bambino.
Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c'è stato il fuggi-fuggi, il "ma non lo sapevo", il "non avevo capito", il "non pensavo che fosse proprio così" uniti all'inevitabile berlusconiano "ci avete frainteso".
Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell'emendamento 1707.
Annotateli bene:Per la cronaca, il sen. Bricolo era colui che proponeva il "carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico" (ma non per chi palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina); il sen. Berselli è colui che ha dichiarato "di essere stato iniziato al sesso da una prostituta" (e da qui si capisce molto...);
sen. Maurizio Gasparri (Pdl),
sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
sen. Gaetano Quagliariello (Pdl),
sen. Roberto Centaro (Pdl),
sen. Filippo Berselli (Pdl),
sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania)
sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).
il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari "emendamenti per impedire i matrimoni misti";
mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che "i trentini sono come cani ringhiosi che capiscono solo la logica del bastone" (citazione di una frase di Mussolini).
V E R G O G N A ! ! !
Acqua in bocca di Andrea Camilleri & Carlo Lucarelli
lunedì 21 giugno 2010
FINALMENTE un intervento VERO, CONCRETO, ACCORATO da non perdere e DA APPLAUDIRE SPELLANDOSI LE MANI !!
venerdì 18 giugno 2010
scoprite altri bei videoppelli di Repubblica contro la legge bavaglio
sabato 12 giugno 2010
...e la Chiesa sta a guardare
Ragionano evedentemente così. Per loro i veri valori del cristianesimo possono andare a farsi "benedire" tanto a loro pensano loro stessi, arricchirsi, gozzovigliare e trombare, agli altri pensa Dio, comodo no !
A questa classe dirigente non gliene importa un fico secco del popolo, se non quando lo può sfruttare per farso votare.
E' ora di dire basta e speriamo che i cristiani capiscano e abbiano un sussulto di orgoglio cosiale e cristiano e sappiano suggerire alal Chiesa di cambiare cavallo.
venerdì 11 giugno 2010
Muoia l'Italia con tutti gli Italiani
Un manipolo di irresponsabili che sta distruggendo l'Italia spendendo e sperperando non solo i soldi ma anche e soprattutto la coscienza, i valori, il patrimonio culturale di questo nostro paese. A B. che gliene deve fregare che ha già 74 anni e il solo obiettivo che ha avuto nella sua vita è pensare al proprio smodato successo, accettando di fare i patti anche col diavolo.
Che pensate che gliene possa fregare dell' Italia, lui vive all'inseguimento delle sue ambizioni costi quel che costi. Quando si è parato il culo dalle inchieste giudiziarie, quando gozzoviglia e va a puttane, che gliene può fregare della moralità, del senso civico, del rispetto delle regole.
E questo vale anche per chi los egue che ha il suo buon guadagno da questa fedeltà cieca.
Poi, però, ci sono quelli che ci credono davvero e non hanno un tornaconto immediato, ( spero che ci siano) ... ecco costoro non riesco a capire. A che cosa credono, quale è l'ideale che un simile uomo invarna fino a affidargli le sorti di un paese intero al quale, anche loro, immagino, dovrebbero tenere per sè e per i propri figli.
Cos'è che li muove, che li mobilita, che li appassiona ?
Questo è il grande dilemma... per chi e per cosa sta combattendo questa parte di Italiani che seguono, apparentemente entusiasti e rapiti, il Berlusconismo.
giovedì 10 giugno 2010
La stampa più libera del mondo intero è la stampa italiana. Il giornalismo italiano è libero perché serve soltanto una causa e un regime; è libero perché, nell'ambito delle leggi del regime, può esercitare, e le esercita, funzioni di controllo, di critica, di propulsione. Benito Mussolini
mercoledì 9 giugno 2010
almeno alziamo l'indice ( anche se ormai è tempo di medio ) verso questo premier insopportabile
Mi chiedo perchè e non so cosa rispondere: siamo narcotizzati, siamo increduli, siamo irresponsbaili, siamo menefreghisti, cosa siamo ?
Questa domanda mi arrovella la testa ma ora anche la pancia e sento che sta salendo inesorabile un moto di rabbia e di paura, e non solo verso i governanti... ma verso il popolo incapace di ribellarsi e prono a subire ogni angheria, sopruso, violenza... chi potrò salvarci ? Si accettano candidati, ne vedete qualcuno all'orizzonte ?
se questo è un premier
Poi segue un bellissimo fondo di Concita, il direttore, e trovo all'interno una simpatica riflessione della Oppo da cui ricevo questo chiosa che vi sottopongo:
<< Così Berlusconi vede le istituzioni: un dare e avere che non sempre è alla sua portata. Poi ha annunciato che la legge contro le intercettazioni è pronta, anche se non è proprio come la voleva lui. Perché non pone abbastanza veti alle indagini dei magistrati e dei giornalisti. Ma - c’è da chiedersi - che cosa ha da temere dalle intercettazioni un uomo che passa il suo tempo a insolentire pubblicamente i magistrati? Se quello che dichiara in tv è già così grave, che cosa avrà detto di peggio in privato? >> ( M.Novella Oppo - L'Unità di oggi )
mercoledì 2 giugno 2010
sogno il giorno in cui l'Italia si sveglierà da questo torpore ed avrà un sussulto di dignità
lunedì 31 maggio 2010
Ancora una riflessione sugli adolescenti di oggi
Cliccate sul titolo per scaricare la pagina
domenica 30 maggio 2010
Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste. ( Martin Luther King )
Viviamo in un tempo in cui far sentire la propria voce e unirla a quella degli altri è più facile che in passato.
Il grande strumento di internet rende tutto più facile e la partecipazione non è più limitata a pochi ma estesa a molti. Allora proviamo ad usare questo mezzo per far sentire il grido di sdegno e lo sgomento dinanzi alle notizie che giungono da più parti circa questo miserabile intreccio di interessi loschi fra mafiosi e politici emergenti nel lontano '93.
Il 10 giugno uscirà un libro che fa l'analisi delle testimonianze raccolte su quell'oscuro periodo della nostra vita repubblicana. Per chi non si arrende alle ipocrisie e non accetta di essere gabbato propongo: AGENDA NERA, il libro che racconta quello che nemmeno si vorrebbe credere che possa essere avvenuto alle nostre spalle.
venerdì 28 maggio 2010
Mobilitiamoci per la libertà di sapere
Non permettiamo che ciò succeda: è un diritto inalienabile quello di sapere ed essere informati. Attenti a non abbassare l'attenzione su questo, magari presi dal quotidiano, dai nostri problemi, dalle nostre faccende personali... tutto leggittimo ma attenti perchè esistono BENI COMUNI NON NEGOZIABILI CHE VANNO DIFESI PER NOI E PER I NOSTRI FIGLI !
Su questo merita riflettere pur tra i tanti problemi che ognuno deve affronatre ogni giorno. Facciamoci sentire, anche attraverso la rete perchè se la rete si mobilita sa fare paura e l'unità ottiene sempre risultati.
mercoledì 26 maggio 2010
la contromanovra proposta da Di Pietro
guarda il VIDEO
ALLA CENSURA... IO NON CI STO !
La pubblichiamo perchè non sfugga a nessuno la crisi di imparzialità del tg1 diventato strumento di propaganda berlusconiana.
Insieme alla "legge bavaglio" è una delle più preoccupanti e gravi crisi di LIBERTA' del nostro tempo. Davvero dobbiamo subire o forse possiamo ribellarci? A voi al scelta ! Io non ci sto.
AntArt
martedì 18 maggio 2010
IL CORPO DELLE DONNE
Un appello alle donne: se quello che vedrete su questo video lo riconoscete vero, datevi da fare per non soccombere ad una cultura, voluta dalle donne e fruita dagli uomini, che vi vede sempre più succubi del vostro "apparire" e meno attente al vostro "essere", e gli uomini, si sa, non hanno mai saputo e non sapranno mai fare quello che nemmeno a voi riesce.
domenica 9 maggio 2010
Marino: nel Pd non c'è pluralismo democratico
«Credo che in questo momento nel nostro partito non ci sia pluralismo democratico». Ignazio Marino non usa metafore per criticare la gestione del Pd. «Credo che il partito non sia un bene di proprietà di qualcuno», ha insistito nel suo intervento al seminario di Area democratica a Cortona. Eppure, ha chiarito, alla fine solo la sua mozione è rimasta fuori: «Credo che Area democratica sia una minoranza pienamente coinvolta nella gestione del partito».
sabato 1 maggio 2010
Oggi Primo Maggio: un lavoro... ma non solo
A chi un lavoro ce l'ha voglio augurare di trovarci gusto. Non sempre è facile ma possiamo mettercela tutta per aggiungere quel po' di passione per riuscire a fare le cose nel modo giusto, perché gli altri, specie quelli che un lavoro sicuro non ce l'hanno, si accorgano che siamo contenti di avercelo un lavoro e che sappiamo onorarlo mettendoci il cuore.
Ma attenti a non esagerare: dare il giusto impegno e il giusto tempo al lavoro non significa riconoscerlo come propria unica realizzazione.
Il lavoro è importantissimo ma non è la sola dimensione del nostro vivere. La relazione con gli altri specie i più vicini in famiglia, il tempo dedicato ad accrescere il nostro sapere, l'impegno a fare "cultura" attraverso il nostro vivere quotidiano improntato ai valori in cui crediamo, il sapersi dedicare alla ricerca dei significati nascosti e profondi della vita, il tempo che siamo capaci di dedicare a far "crescere" i nostri figli imparando ad esprimere con loro le nostre emozioni e i nostri sentimenti... sono tante altre dimensioni importanti alle quali non possiamo derogare nemmeno per il nobile scopo di dare troppo tempo ed energia al lavoro.
Questa riflessione mi piaceva condividerla con tutti voi in questa bellissima giornata del Primo Maggio.
Vi aspetto numerosi al prossimo incontro di scuola per genitori... ricordate le iscrizioni sono sempre aperte,
Materne: LE STRUTTURE COMUNALI CI SONO, MANCANO LE EDUCATRICI STATALI
A CORCIANO ( PG ) 70 BAMBINI IN LISTA D’ATTESA PER LE SCUOLE MATERNE !
L’ASSESSORE CAPRONI: “LE STRUTTURE COMUNALI CI SONO, MANCANO LE EDUCATRICI STATALI”
Secondo le graduatorie fornite dalla Direzione didattica, ci sono 70 bambini in lista d’attesa per entrare alla scuola materna. Non possono accedere al servizio perché, nonostante la richiesta fatta all’Ufficio regionale scolastico dalla stessa Direzione Didattica, non sono state ancora assegnate un numero di educatrici sufficiente alle richieste.
“Le nostre strutture scolastiche comunali sono sufficienti e in perfetta regola – puntualizza l’assessore Fabiola Caproni (Scuola e servizi all’infanzia), ribadendo ciò che in Comune si va rispondendo in questi giorni a quanti vi si rivolgono per chiedere di sbloccare la situazione. Il caso più paradossale è quello della Scuola d’infazia del Girasole, realizzata con lungimiranza dall’Amministrazione comunale appena qualche anno fa, dove ci sono due aule vuote pronte ad ospitare più di 50 bambini ma il rischio è che rimangano tali. Purtroppo la politica degli accorpamenti voluta dal ministro Gelmini e i tagli ripetuti al settore scuola del Governo Berlusconi hanno creato una stasi rispetto alle nomine delle educatrici che, ricordiamolo, sono dipendenti statali.
Per quanto ci riguarda - conclude l’Assessore - a nome di tutta l’Amministrazione comunale, rinnoviamo la nostra vicinanza alle tante famiglie che aspettano una risposta positiva che purtroppo tarda ad arrivare. Siamo inoltre impegnati direttamente e sosterremo con tutte le nostre forze le azioni che la Direzione Didattica di Corciano intende assumere al fine di conseguire i risultati auspicati e avere conferma dell’assegnazione di altre educatrici per attivare nuove sezioni”.
venerdì 30 aprile 2010
Aridateci la vecchia repubblica
verrebbe da dire... aridateci la vecchia repubblica.
giovedì 29 aprile 2010
UNA CARTOLINA PER...il Sig. Sindaco di Adro
CARTOLINA PER: il Sig. Sindaco di Adro Danilo Oscar Lancini
Via Tullio Dandolo, 55, 25030 Adro BS
030 745 4311
TESTO PROPOSTO:Gent.mo Sindaco, si vergogni per il pessimo esempio che ha dato a tutti con fatti e parole riguardo alla triste vicenda di cui si è voluto fare portavoce di misere rivendicazioni.Chi volesse inviarla via mail: sindaco@comunediadro.net
Impari ad essere sindaco di tutti, E NON DI UNA PARTE come le regole istituzionali le chiederebbero di fare
Con disgusto
(firma)
"Autori in biblioteca"
venerdì 30 aprile 2010 Ore: 18.00 presso la Biblioteca L. Salvatorelli, sala Gramsci, a Marsciano, Piazza dello Statuto incontro con Oliviero Beha, editorialista in riviste a diffusione internazionale come Leadership medica e attuale collaboratore de Il Fatto Quotidiano. E' autore di vari libri tra cui citiamo gli ultimi: Il paziente italiano e Eros terminal.
mercoledì 28 aprile 2010
Avvocato di strada
Per guardare il video clicca sul titolo.
Associazione Avvocato di strada Onlus
Bologna
Tel.051397971
Skype: callto://jacopo.fiorentino
Web: www.avvocatodistrada.it,
Email: info@avvocatodistrada.it
giovedì 22 aprile 2010
Convegno CESP a Perugia "Il declino della scuola pubblica...
Convegno Nazionale di Formazione per il personale della scuola pubblica statale
Il declino della scuola pubblica
Le "riforme" Gelmini tra logica dei tagli e restaurazione
LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010 ORE 8,30 - 13,30
IST. PROF. ST. PER L'IND. E L'ARTIGIANATO "CAVOUR-MARCONI"
Via Assisana, 40/D - PERUGIA
IL CESP è Ente Accreditato/Qualificato per la formazione del personale della scuola (Decreto Ministeriale 25/07/06 prot. 869)
ESONERO DAL SERVIZIO PER IL PERSONALE ISPETTIVO, DIRIGENTE, DOCENTE E ATA
con diritto alla sostituzione, ai sensi dell'art. 64, commi 4-5-6-7 del CCNL 2006/09 - CIRC. MIUR PROT. 406 DEL 21/02/06.
giovedì 8 aprile 2010
Il Nucleare: opportunità o rischio
Il Nucleare: opportunità o rischio ( richiedeteci il programma scrivendo a red@mentecorpo.org )
VENERDÌ 9 APRILE 2010
ORE 9.30
AL CENTRO CONGRESSI CAPITINI
STRADA PIAN DELLA GENNA - PERUGIA
IL 26 APRILE DEL 1986, l'unità numero 4 della centrale nucleare di Cernobyl in Ucraina (all'epoca Unione Sovietica) ha avuto il più rilevante incidente nucleare della storia.
Si trattava di un reattore del tipo RBMK, nel quale per rallentare i neutroni e favorire la reazione atomica controllata, si usa la grafite.
Questo materiale una volta incendiatosi è difficilissimo da spegnere.
L'incidente è stato causato da un esperimento: gli operatori volevano verificare se - in caso di perdita di potenza dovuta a qualche malfunzionamento - la centrale fosse stata in grado di produrre sufficiente elettricità per mantenere in azione il circuito di raffreddamento fino all'entrata in azione dei generatori di sicurezza.
Il sistema di sicurezza venne deliberatamente disattivato per effettuare il test e la potenza fu portata al 25 per cento della sua capacità.
La procedura però non funzionò e la potenza scese sotto l'1%.
Gli operatori hanno perso il controllo del reattore, si è formata una bolla di idrogeno nell'acqua del circuito di raffreddamento e poi una esplosione. La maggior parte della radioattività è stata sprigionata nei primi giorni successivi all'incidente. L'area maggiormente contaminata è stimata tra 125 e 146 mila chilometri quadrati e comprende territori di Ucraina, Bielorussia e Russia. Ci sono voluti circa 1800 voli di elicottero per spegnere l'incendio con sabbia e piombo. Nei primi dieci giorni vennero evacuate 130 mila persone in un raggio di 30 chilometri; in totale gli evacuati sono stati oltre 175 mila. Degli operatori presenti e intervenuti - 134 persone fortemente irraggiate - 31 sono morti poco tempo dopo l'incidente. Le persone coinvolte nelle diverse operazioni svoltesi fino al 1989 - i cosiddetti "liquidatori" - sono state un numero stimato tra 600 mila e 800 mila. Quanti di loro si siano poi ammalati e deceduti è una questione controversa. Per il Rapporto del Forum Cernobyl le stime dei morti possono essere diverse migliaia. Secondo le agenzie governative delle tre repubbliche
ex sovietiche i liquidatori morti nel corso del tempo sono stati circa 25 mila. Altri studi indicano invece un numero decisamente maggiore.
L'8 E 9 NOVEMBRE 1987 in Italia si votò per il referendum in cui tre dei cinque quesiti riguardavano il nucleare, vinse in modo schiacciante la volontà di abbandonare il nucleare come fonte di approvvigionamento energetico. OGGI il governo, ignorando il risultato di quel
referendum, senza consultare di nuovo la volontà popolare ha firmato un accordo con la Francia per la costruzione in Italia delle sue centrali di terza generazione (EPR).
Lo stesso tipo di quella che si sta costruendo a Olkiluoto in Finlandia dove i lavori sono in forte ritardo e la consegna prevista per il 2009 non avverrà neanche nel 2011, la commissione per la sicurezza ha rilevato 2100 “non conformità” e i costi raddoppieranno rispetto alle previsioni.
Le centrali di quarta generazione, quelle a bassissima produzione di scorie, sono lontane da venire e il problema scorie radioattive è forte per quelle di terza generazione.
E in un paese a diffuso rischio sismico come il nostro è difficile trovare siti sicuri per lo stoccaggio
L'obiettivo di questo incontro è quello di informarci e documentarci su una scelta che riguarda il nostro presente, ma soprattutto il nostro futuro.
E' per questo che invitiamo i ragazzi delle scuole superiori a partecipare.
Legambiente è contraria a questo genere di nucleare. Tuttavia vogliamo, con questa iniziativa, divulgare le ragioni, a favore e contro, di tipo politico, economico e tecnico perché ognuno possa costruirsi la propria idea in proposito.
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